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Elfi Areldar

Ultimo Aggiornamento: 25/07/2009 15:08
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Post: 12
Città: RAGUSA
Età: 36
Sesso: Maschile
09/05/2009 02:16

ELFI ARELDAR


ANATOMIA E FISIOLOGIA

Aspetto: Antropomorfo

Caratteri fisiologici di razza: Gli Areldar sono di costituzione esile e mediamente robusta. La loro figura è molto longilinea e le loro movenze sono estremamente aggraziate. I tratti del viso tipici dell’appartenenza alla razza elfica come le orecchie a punta, occhi e forma del volto allungate, sono negli Areldar più accentuati che in ogni altro clan. La maggior parte degli appartenenti a questa categoria di elfi ha i capelli biondi, argentei, grigi perlati o neri che vengono portati lunghi, lasciati sciolti o raccolti in piccole treccine (i maschi) o in elaborate acconciature (le elfe) e quindi ornati con perline, fermagli o piccoli cristalli. Gli occhi sono grandi e profondi di colore celeste, azzurro verde, colore del ghiaccio, grigio, blu o violetto. La carnagione invece è assai pallida o lievemente rosata.

Peso: Maschi:68/95 Kg Femmine: 56/80 Kg

Altezza: Maschi:180/200cm Femmine: 175/190cm

CARATTERISTICHE E COMPORTAMENTO

Gli Areldar rappresentano l’essere elfo per eccellenza. Indissolubilmente legati al loro passato, alla storia del loro popolo e alle sue leggi e tradizioni di cui essi sono i custodi più fidati e rispettosi nonché profondi conoscitori , sono portati a difendere la loro società e i suoi valori da qualsiasi corruzione possa venire dall’esterno. È questo uno dei motivi per cui gli appartenenti a questo clan pur conservando i caratteri di gentilezza e cortesia esteriore tendono a considerare se stessi e la razza elfica per estensione le creature più nobili, sagge e importanti al mondo. Atteggiamento questo che spesso li porta ad apparire sprezzanti e altezzosi nei confronti di determinate razze. La curiosità è un’altra caratteristica fondamentale del loro modo di essere. Sempre alla continua ricerca di nuovi saperi e sempre pronti ad intraprendere anche lunghi e rischiosi viaggi per carpire segreti nascosti, finiscono però spesso con lo sfidare la sorte e può accadere che il desiderio di soddisfare la loro sete di sapere e conoscere li renda ciechi portandoli a sottovalutare i pericoli che si nascondono nelle diverse situazioni. Gli Elfi Alti fin dalla giovinezza associano all’addestramento alle armi anche l’educazione alle arti. Musica, poesia, canto (la loro voce e la loro lingua sono talmente melodiose e dolci che anche quando conversano fra di loro sembrano cantare) e danza sono campi in cui ogni elfo eccelle sempre . Il loro amore per lo studio inoltre li rende creature estremamente colte e raffinate molto portate per le arti magiche e assai competenti in svariati campi del sapere. Infatti fra gli elfi sono quelli più portati per la magia arte questa che pervade il loro modo di vivere completamente. Un’altra caratteristica fondamentale degli Areldar è la loro continua ed eterna ricerca del bello nella sua essenza più profonda. Ogni minimo dettaglio è per loro fondamentale e va curato fin nel più piccolo particolare. Passano gran parte del loro tempo ad abbellire le loro case e a curare i loro giardini, inoltre le loro città presentano monumenti e architetture di stampo elfico e linee molto accentuate. Il culto del bello che è forse la caratteristica più spiccata negli Areldar investe ogni campo del vivere.. dal vestiario, agli utensili, fino alle armi. Per quanto concerne gli abiti prediligono stoffe e tessuti leggeri ed eleganti in colori chiari o pastello che si richiamino alla Natura e alla Luce. Le vesti saranno sempre finemente ricamate con fili d’oro o d’argento. Amano ornare i loro capelli con piccole gemme o fili di perline, e sono soliti portare cinture di tessuto in vita, anch’esse decorate. Sopra le vesti portano lunghi mantelli anch’essi ricamati, completati da ampi cappucci e chiusi da elaborate spille in oro bianco ove spesso sono incastonate delle pietre. Gli Areldar amano inoltre i gioielli che possono essere anche di semplice fattura, in oro bianco o giallo e ornati con piccole pietre preziose o di valore affettivo da cui essi non si separano mai. Le impugnature delle spade, gli archi, le lame e ogni utensile di quotidiana utilità viene parimenti riccamente decorato.. incisioni, scritte in lingua elfica, preghiere, dediche, pietre incastonate sono i motivi principali. Gli Areldar sono inoltre conosciuti per la loro proverbiale pazienza e saggezza. Non agiscono mai in modo avventato, istintivo o in preda alla fretta (la fretta è umana e pertanto non ci appartiene). La lunghezza della loro vita permette loro di prendersi tutto il tempo che ritengono necessario per riflettere e valutare le situazioni e le creature che incrociano sul loro cammino. Sono sempre prudenti giacché gettare via la propria vita o mettere in pericolo se stessi o la comunità per una disattenzione sarebbe poco saggio. Impiegano molto tempo prima di stringere amicizia con altre creature e un solo passo falso di queste ultime decreterà un irrigidimento nei rapporti: Tendono a non fidarsi mai completamente delle altre razze ma in certi casi possono decidere di farlo ma in ogni caso se la loro fiducia verrà tradita, faranno molta fatica a dimenticare il torto subito. La lunghezza della loro vita permette loro di avere una visione del mondo assai diversa da quella degli umani. Ma questo se per certi versi può sembrare un vantaggio in realtà spesso non lo è.. la loro vita dura molti secoli, durante i quali essi vedono le stagioni passare e con queste le vite dei loro affetti o degli amici, vedono le guerre e il mondo in continuo cambiamento e declino.. mentre loro sono fermi, e i loro occhi ancora in grado di vedere.. le loro menti ancora capaci di capire... questa condizione unita ad un senso di impotenza li porta ad essere spesso tristi e malinconici.. sentimenti questi che si manifestano nei loro inni e canti che vengono intonati alla sera in ogni città degli elfici reami.

RELAZIONI CON ALTRE RAZZE

Gli Areldar sono soliti guardare ogni creatura che non rientra negli standard elfici dall’alto in basso ma la loro inguaribile curiosità verso ciò che è diverso da loro e che non conoscono (interesse però che rimane esclusivamente di puro studio in quanto sarebbe improponibile una qualsiasi influenza di un modello esterno sulle loro usanze o consuetudini) li spinge spesso ad entrare in contatto con le altre razze, pur conservando un senso di superiorità e un’alterigia che spesso non si preoccupano nemmeno di celare. Se un Areldar (pur conservando relazioni neutrali con la maggior parte delle comunità) tenderà sempre a considerare ogni altra società o creatura che non discenda dalle stelle come inferiore, rozza e arretrata l’atteggiamento è più o meno accentuato a seconda della razza cui esso si relaziona. Gli Areldar non hanno grande considerazione per le culture umane. Infatti agli occhi degli elfi gli umani sono individui volgari e sciocchi che agiscono d’istinto e senza riflettere sulle conseguenze delle loro azioni e, a causa della brevità della loro vita, sono divorati dalla fretta e dal desiderio di accumulare il più velocemente possibile beni e potere, incapaci di comprendere quali siano realmente le cose importanti. Tuttavia spesso la loro ingenuità li fa apparire come bambini indifesi e questo suscita nell’animo degli elfi una certa simpatia. Antichi e profondamente radicati pregiudizi hanno contribuito a erigere uno spesso muro fra le comunità Areldar e quelle naniche. Queste due società possono definirsi completamente antitetiche in quanto i nani rappresentano tutto quello che un elfo (e in particolare un elfo alto) non potrebbe né vorrebbe essere. Gli elfi considerano i nani avidi e primitivi in quanto dimostrano spesso di non avere interesse per le arti, di trascurare la cura dell’animo e del corpo e di essere sempre più attenti alla quantità piuttosto che alla qualità.. inoltre sono irruenti e violenti.. i nani dal canto loro descrivono gli elfi come creature frivole, imprevedibili e volubili. I mezz’elfi invece sono guardati con un certo grado di compassione ma mai astio o condanna in quanto non responsabili della loro condizione. Grande differenza intercorre fra le creature che sono state cresciute in comunità elfiche (e che quindi hanno avuto l’opportunità di vivere a contatto con i fratelli e quindi apprendere le arti e le tradizioni.. e per questo vengono più facilmente accettati e meglio considerati) e quelle cresciute fra gli umani. Intrattengono buoni rapporti con il Piccolo Popolo mentre si dimostrano piuttosto cauti e diffidenti nei confronti dei Draghi. Odiano i malvagi perché nel male e nel caos essi vedono una costante minaccia per l’equilibrio e la pace dei loro regni e dunque si dimostrano sempre ostili o quantomeno sospettosi nei confronti delle creature dedite al male. Odiano infine i vampiri.

USO DELLE ARMI

Gli Areldar stimano molto le arti del saper maneggiar una spada o un arco e infatti essi sono conosciuti come provetti arcieri e abili guerrieri sebbene prediligano da sempre le arti magiche e si rivelino quindi migliori come maghi. Ogni Areldar nel suo periodo di apprendistato o durante il servizio reso nell’esercito della propria città sarà chiamato ad affinare la sua innata predisposizione all’impiego di tali armi. Si rivelano abili nel maneggiare arco lungo e corto (anche compositi) e spada lunga. La loro corporatura esile non permette loro di utilizzare armi troppo pesanti quali ad esempio asce, spadoni, mazze ferrate o scudi grandi.. mentre le armature se complete e di materiali come metallo o piastre tendono a limitare fortemente i loro movimenti e interferiscono con il lavoro magico cosi che le armature e le spade eliche vengono forgiate con materiali leggeri o argento e spesso incantate.

ALTRO

Gli Areldar non si ammalano di alcuna malattia conosciuta, sono inoltre resistenti all’abbraccio del vampiro in quanto il loro sangue, per la sua composizione, risulta letale per i cainiti. Possono essere feriti esattamente come gli umani e il processo di guarigione è del tutto analogo se non che è assai raro che sulla loro pelle rimangano cicatrici evidenti di colpi subiti. Sono esseri immortali e questo significa solo che essi non subiscono il progressivo decadimento del corpo al passare del tempo. Possono essere uccisi in battaglia, per tedio del vivere o in seguito ad un dolore cosi forte da spezzare il loro cuore. Sono inoltre immuni agli incantesimi di sonno. Il loro riposo infatti non si basa sul meccanismo della loro controparte umana, si chiudono invece in un profondo stato meditativo che dura poche ore e che è sufficiente a far recuperare loro le forze.

Parlano correntemente l’Alto Elfico (il Quenya), tra tutte la lingua più diffusa nelle loro comunità; l’Elfico, un idioma derivato dal Quenya e in uso presso le altre stirpi di Eldar e il Comune (il linguaggio degli umani). Alcuni di loro conoscono anche i dialetti del Comune e lingue di altre razze.

UNIONI
Gli Areldar sono una comunità tendenzialmente endogamica quindi le unioni in catenasse con altre creature è assai rara.. inoltre il senso di superiorità che caratterizza gli Areldar li porta a considerare più o meno intenzionalmente le altre creature come inferiori e non degne della loro stima. I libri di storia però riportano anche testimonianze di matrimoni tra Areldar e altri elfi, umani o mezz’elfi. Unioni queste che hanno anche permesso alla coppia di generare dei figli. Si narra anche di amori fra Areldar e Drow o Fate.. e queste unioni, per quanto rare, non impediscono il concepimento di eredi sebbene la gravidanza possa rivelarsi assai pericolosa per la madre e il nascituro.. più di quanto non lo sia già di per sè
una qualsiasi gravidanza elfica. Impossibile invece risulta essere la procreazione e a dire il vero anche una qualsiasi unione di fatto, fra Elfi e Nani, Centauri, Mannari o Folletti e con razze come Vampiri e Demoni,che essendo lontani dalla vita non possono generarne. Tuttavia le unioni interrazziali per quanto consentite non sono mai viste di buon occhio dalla comunità che attraverso questi matrimoni vede minacciata la sopravvivenza della razza, dei valori e della cultura elfica. Se quindi il fratello o la sorella che compie tale passo viene guardato come ad una creatura che ha peccato di impazienza operando cosi una scelta avventata, i loro sposi vengono invece visti con sospetto.. e questo atteggiamento difficilmente cambia e quindi non capita di rado che la coppia si allontani o venga allontanata dalla città.

INCANTO DI CLAN
Luce di Vita: 3 Livelli

L’Alto Elfo ha la capacità di gestire, creare e muovere fonti di luce, come un essenza luminosa pulsante, o di
utilizzarla per difendere se stesso

LIVELLO 1: capacità di creare luce per illuminare la zona come se si disponesse di una torcia, la luce sarà una sfera luminosa che l’areldar potrà muovere a piacimento fino ad una distanza di 5 metri da sé.
Concentrazione 3 round, durata 4 round

LIVELLO 2: capacità di creare luce per illuminare la zona come se si disponesse di due torce, la luce sarà una sfera luminosa che l’areldar potrà muovere a piacimento fino ad una distanza di 5 metri da sé, oppure di canalizzare l’energia in un flash luminoso capace di accecare un singolo bersaglio a distanza massima di 10 metri per un round.
Concentrazione 2 round, durata 4 round

LIVELLO 3: capacità di creare luce per illuminare la zona come se si disponesse di tre torce, la luce sarà una sfera luminosa che l’areldar potrà muovere a piacimento fino ad una distanza di 5 metri da sé, oppure di canalizzare l’energia in un flash luminoso capace di accecare un singolo bersaglio a distanza massima di 10 metri per due round.
Concentrazione 1 round, durata 4 round


ALLINEAMENTI CONCESSI
Legale Buono, Neutrale Buono, Legale Neutrale

LIVELLO:
da 0 a 6000 punti karma = GIOVANE
da 6000 a 18000 punti karma = ADULTO
da 18000 punti in poi = VETERANO

Per Eventuali chiarimenti contattare il Capo Razza...

Tendrius
[Modificato da Tendrius 25/07/2009 15:08]
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