| Arrivare all’albero: Come arrivarvi, come raggiungerlo… è un impresa che solo a pochi è concessa. Sentieri nascosto nella foresta, piccoli segnali scritti nella lingua del popolo antico (taur quessir), segnali praticamente illeggibili agli occhi non allenati di un mortale o di chi non conosca la lingua degli elfi conducono per sentieri pressoché invisibili all’albero della Vita. E solo dopo che quella che parrebbe una muraglia di vegetazione si andrà via, via diradando, dopo che il buio della foreste cederà il passo alla luce di una radura nascosta al centro della foresta, solo allora al viandante s’aprirà la vista della grande radura circolare del diametro di circa 800 m al cui centro esatto troneggia l’albero della vita. La radura: Rade querce adornano questo vasto prato al cui centro spicca l’albero secolare, una grande quercia, con un tronco del diametro di circa 30 metri, una chioma ampia e rigogliosa che si estende per circa 40 metri di altezza nel punto massimo arrivando a coprire circa 300 metri di diametro con la folta chioma. Il tronco della quercia in lontananza parrebbe solo un tronco liscio e pieno di asperità… ma avvicinandoci quel tanto che basta da concedere alla vista una visione più chiara non sarebbe difficile scorgere sul tronco dell’albero una grossa concavità chiusa da una porta di legno su cui in lingua taur quessir saranno vergate le parole [messaggio di benvenuto da decidere] L’albero; i 5 rami: Giusto alla destra della grossa concavità naturale dell’albero, la corteccia stessa pare assumere la forma di scalini naturali che girano tutto attorno al grande tronco, senza corrimano alcuno, che consentono a chi sia dotato di sufficiente agilità di arrampicarsi fino ai rami più bassi, ad un’altezza dal suolo di circa 5 metri. Su questi spessi e antichi rami, che arrivano anche a 300 m di lunghezza per 10 di larghezza, si trovano delle piattaforme di legno sulle quali sono stati ricavati gli alloggi riservati agli elfi: case di legno dai colori caldi, alcune ricavate nell’albero stesso, altre costruite con legni pregiati e colorati dei colori della foresta, riccamente e finemente adornate con motivi floreali intarsiati nel legno che girano tutto attorno a porte e finestre delle casupole. [descrizione interno alloggio] Da qui si dipartono molti ponti di corda che permettono di raggiungere gli altri rami dove altre casupole chiuse sostano. Da questo ramo (il primo ramo, quello a cui si accede dalla scala) sarà possibile raggiungere ogni altro ramo con scale e ponti di corda più o meno lunghi. Restano su questo ramo scarne fortificazioni, vecchi scudi di legno che dovevano fungere da difesa all’albero. Come termina la scalinata, si passa in mezzo a due grandi colonne di legno, intarsiate e regolari eppure in tutto e per tutto parte integrante dell’albero che dovevano fungere da fortificazione, attualmente prive di porta. Dietro uno spazio di circa 5 metri per 5 fa da pianerottolo di accesso per gli altri rami, il resto del ramo, lasciato libero, coperto da muschio e licheni che rende scivolosa la superficie per chi non sia dotato di particolare agilità. In tutto i grandi rami sono 5 Il secondo ramo a cui si accede presenta la struttura tipica della zona che poteva un tempo essere quella delle arti e della musica. Vi sono alcune casupole chiuse da secoli e secoli, altre lasciate al tempo, al loro interno ancora vi conservano oggetti rari e preziosi di fattura elfica, strumenti musicali, antichi tomi di poesia logorati dal tempo. Pochi gli alloggi, riservati per lo più ai poeti ormai sono in disuso da tempo… Il terzo ramo è quello delle arti guerriere. Vi saranno le dimore degli armigeri, dei combattenti dei guerrieri… ultima vicina al tronco vi sarà una casupola quasi ricavata nella roccia, al suo interno, malconcio e poco leggibile vi sarà un libro di cronache delle eroiche gesta dei guerrieri che difesero l’albero nei tempi passati. Il quarto ramo è quello degli alloggi. Vi si trovano gli alloggi degli elfi che furono e che sono… molte case sono chiuse ormai da secoli, molte sono sigillate, altre sono ancora abitate. Il quinto ramo è occupato dagli alloggi del brannor, dei consiglieri, dalle ricche sale dove musica, arte poesia vengono contemplate. [descrizione alloggio] Ai piedi dell’albero Restano i segni di una forgia ormai in disuso da secoli alla sinistra della scalinata e della porta chiusa scavata nel tronco. Una forgia dove armi di bellezza e finezza che solo gli elfi sanno produrre venivano realizzate [descrizione forgia] Dietro la porta chiusa Un potente incantesimo chiude la porta dell’albero, perché… nel cuore dell’albero della vita, nel cuore sacro della quercia si celano i tesori tramandati di generazione in generazione tra gli elfi silvani. Solo ai silvani sarà concesso aprire questa porta e solo dopo aver letto a voce alta la frase scritta sulla porta. Oggetti d’arte di rara bellezza, armi, antichi testi… tutto il sapere e la bellezza del popolo del fiume d’argento sarà nascosto agli occhi indiscreti in questo luogo per essere mostrato solo quando ven e sia effettiva necessità… |