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Due silvani ed un'umana. Due ranger e una draconica. Due donne ed un uomo...

Ultimo Aggiornamento: 13/01/2010 14:46
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Età: 33
Sesso: Femminile
13/01/2010 14:43

Due parole un'esclamazione: BELLISSIMA
RIASSUNTO: Appena informata dell'incendio alla foresta Fanni si metterà in contatto con il caporazza degli elfi, ricevuto l'appoggio quanto meno di quest'ultimo ella gli va a spiegare molto in sunto quale sarebbe la sua idea. Pochi giorni dopo ecco giungere un falco alla loggia:una missiva, firmata da un certo Aidan, richiama l'attenzione della gemmata ad un incontro la sera stessa. Sulla via che conduce al Tor-luogo da poco tempo scenario delle vicende di Godiva, Dankeji e Morgana- i due consanguinei si trovano.
Sorpreso e lieto di ritrovare una dama del suo stesso clan, Aidan si offre spalla di Fanni per l'avanscoperta;orgoglioso e per nulla intimidito esso farà un'ottima impressione pure sulla Kishan che, a parte un iniziale momento di titubanza, capisce di poter riporre in lui ampia fiducia. A render più tesa la situazione non basta l'iniziale incertezza dell'elfo rispetto all'abbigliamento della gemmata- per l'appunto d'armatura vestita- ma pure l'arrivo indiscreto d'una maldestra umana che sembra passeggiare nelle vicinanze.
Ella tra l'incuriosito ed il geloso rimarrebbe ad ascoltare le parole dei due. Intuito e finezze elfiche fanno sì che da subito i due silvani riconoscano e captino la presenza di qualcuno e acciò stanno ben in guardia.La gemmata infatti, in parte temendo che si possa trattare proprio di un guerrigliero della fazione avversa, già trama un modo per provare quanto meno a catturare la spia. Tutto si risolve a dovere infine: Aidan capisce di chi si tratta e, pur non rivelando la sua identità di ranger, assicura su Lysiria sperando nella fiducia di Fanni.Così fa infatti, lasciando stare quella presenza nascosta poco più avanti tra qualche cespuglio.Prima di riportarsi in direzione della loggia, i due si prometterebbero di contattarsi il più presto possibile così da cominciare la perlustrazione del bosco avallonese.


COMMENTO: Il riassunto è stato noioso…la role invece una rarità:bella davvero.Non sprecherò molte altre parole. Aidan, con cui ho ruotato per la prima volta, si è dimostrato un silvano con i fiocchi e la presenza di Lysiria, aggiuntasi d'improvviso, non ha fatto altro che rendere ancora più interessante e piacevole l'intera giocata! Grazie ad ambo i player, confido in un bis!


Scambio di missive vario.

Fanni in qualità di tew alla stirpe elfica


Mae Govannen,

Elfi di Avalon sono Lady Fanni, vostra sorella ed ambasciatrice della famiglia dei Silvani. In qualità di draconco cavaliere e, non di meno, abitante dell'isola, confido che nonostante il nostro usuale rifiuto a collaborare con l'umana gente, dopo quanto accaduto nella sacra isola, tutti abbiano preso coscienza di quanto accaduto. In seguito a ciò, dunque, vi chiedo collaborazione.
Non una missione d'un branco di scellerati ma un compito discreto che implichi il controllo della foresta per scoprire dove l'armata nemica si nasconda.
Non molto tempo fa il magico bosco, sede delle nostre riunioni, è stato messo in pericolo da un incendio. Non solo per la sua salvaguardia ma per il ripristino dell'equilibrio chiedo che Voi tutti, in qualità di elfi e di cittadini avellonesi-che facciate parte di una congrega o meno- di venirci incontro e di contattarmi il prima possibile in modo che assieme a ser Tendrius e me si possa organizzare un pattugliamento a tappeto così da poter scoprire il punto di ritrovo di tale cozzaglia di folli guerrieri.

Aspettandomi una degna risposta dall'elica razza completa,

Sid et Lex Draconis

Fanni di' Xin, Theak Drak Ana


Risposta del caporazza

Aaye a voi cara Muinthel,

vengo a leggere ciò che vergate, che dire, avete il mio appoggio e il mio sostentamento, anche se i tempi non sono alquanto proprizi alla mia guida...

sono pronto per aiutarvi e per farvi aiutare da coloro che mi seguono, per altri che non vogliono ascoltare le mie parole, non posso far altro che sperare in un loro capire.

Mi rimetto a voi e rimango in attesa di nuove notizie

Tendrius
Brannor degli elfi di Avalon

Nuova risposta al caporazza

Mae Govannen,

ringraziandoVi per la fiducia e per l'aiuto che mi concedete vi esplico per quel che posso quanto al momento si trova ad essere il piano d'azione.

Il compito affidatomi è di ricognizione oltre che, nel qual caso si rivelasse possibile, catturare uno dei guerrieri per poter avere notizie tramite interrogatorio.
Preferirei muovermi in piccoli gruppi al momento, trattandosi di perlustrare tutta la zona che comprende i confini della foresta e tracciare una mappa precisa di quelli che potranno essere gli eventuali accampamenti dei sovversivi.
Proporrei di formare gruppi di due o tre elfi, dividendoli per esperienza.
Al mio fianco in particolar modo apprezzerei avere un confratello ranger che dunque possa darmi man forte per tale compito.
La roca di Avalon è aperta a tutti a tal proposito vi vorrei chiedere il parere di affigervi un richiamo ai fratelli elfi permanendo essa lettera di richiamo discreta cosicché non vi possano essere sospetti.

Attendendo una risposta,
sid et lex draconis


Fanni Di Xin


Missiva ricevuta dalla kishan

Quel undome, Fanni.


La vostra chiamata è giunta alle
orecchie di qualcuno che è disposto ad
ascoltarla. Spero vogliate incontrarmi
questa sera stessa presso il Sacro Tor.



Aidan uth''Lehemen.


[GDR START. TURNI AIDAN,FANNI]

AIDAN  [Pendici del monte] Lievi passi, silenziosi come alito di vento, quelli che conducono il sivano fuori dalla foresta, fuori dalla sua dimora. Un incedere quieto e posato, come di chi non teme di arrivare mai tardi, come chi non teme quel che tanto angustia le razze di stirpe umana. Indossa abiti a prima vista semplici, dal taglio pratico e adatto alla vita boschiva che è tornato a fare sua, dopo un lungo esilio sulla terra ferma. Un paio di pantaloni di un marrone delicato, tenue, che ricadono alla perfezione su due stivaletti leggeri, dello stesso colore. Una camicia a petti sovrapposti, verde, minutamente ricamata. Non porta con se il mantello, ne la ruvida sciarpa impostagli dalla segretezza della gilda dei difensori della foresta sacra. Il volto è scoperto e su di se non ha nulla che possa collegarlo anche solo lontanamente ad essi. sul volto, divisi dalla linea sottile del naso, due occhi del colore delle foglie a primavera, i capelli di un biondo molto chiaro e l'incarnato lievemente ambrato tipico degli appartenenti al clan delle selve. Il portamento è fiero nonostante la strutture fisica minuta ed ogni movimento perfettamente armonizzato con gli altri, dissiperebbero, se ancora ve ne fosse bisogno, qualsiasi dubbio sulla sua razza d'appartenenza. si fa guidare, su quei sentieri che ben conosce, dalla pallida luce lunare, più che sufficiente ad illuminare il passo di un elfo, anche in quelle notti così oscure.

FANNI [[Sentiero°Tor]] Il vento impetuoso nulla potrebbe contro i passi così sicuri e secchi dell'elfo. Secchi, perché è d'impulso ch'ella si muove nonostante essa appaia come una fantasma che scivola lungo le lande verdeggianti di Avalon. Avanza e via, non si lascia fermare da tempo alcuno, sia esso impervio o dolce e tranquillo tanto da tentare chiunque a crollar tra le braccia di morfeo per la calda brezza.|°°°Sketn're!la lama che non tocchi da quando linda te l'han consegnata..di', l'hai tu forse levigata perch'essa sia più affilata?°°°|Non par voler dare una risposta la silvana che piuttosto preferisce proseguire lasciando il fastidioso dolorino che avverte alla spalla sinistra per opera di quell'armatura che certo non le si addice poi molto sotto quel leggero-seppur resistente mantello blu notte-La divisa draconca è dunque indossata dal cavaliere gemmato che par proprio prepararsi per una guerra s'ella si dovesse scostare il lungo manto. Le spalle magre avvolte dalla bianca camicia sono sovrastate dall'armamento scaglioso- l'ametistico medaglione giace invece ancora sotto la camicia stessa- le gambe- solo il polpaccio però- ben difese pure quelle. Ad ambo i fianchi pendono le sciabole elfiche la megil gwa e forah, e sopra queste, in modo che l'eventuale estrarre le lame nn venga impedito, vi stanno le due lunghe: la bastarda dei draconici cavalieri e la lunga ben forgiata ad avalon dai mastri.[agilità +2] Nulla di tutto ciò è visibile grazie al manto che termina con il cappuccio e che oscura pure quelli che agli occhi di un consanguineo parrebbero movimenti solamente in minima parte limitati dal peso della difesa ch'ella ha indosso.|°°So riconoscere una spada che abbia bisogno di manutenzione manutenzione e posso dirti che le mie non son di quel genere.La bastarda oltretutto è integra, perfetta, un filo senza ombra di dubbio intoccabile.°°|lo zittisce così, paziente, quasi a dimostrargli che sì, non tocca sempre a lui metter bocca su tali frivolezze.

[Post da recuperare. Appena possibile il player me li passerà]

FANNI[[ Sentiero°tor]]Le mani sotto il mantello si muovon ora avanti, ora indietro, senza fatica e così come un bimbo s'abitua a mangiar le verdure, nel medesimo modo la silvana impara a sopportare il poco conosciuto peso dell'armamento portato appresso pure nelle camminate. [Resistenza +1] Regolare il respiro senza bisogno ch'ella prenda boccate ampie d'aria, né che si fermi. Prosegue così come se stesse avviandosi semplicemente in camicia e pantaloni lungo le distese della foresta.|°°°Aidan, così ha detto di chiamarsi.Dimmi sketn're, ha già avuto l'onore d'incrociare la tua strada oppure è dunque la prima volta che v'incontrate?°°°|Scuote la testa, leggermente, soprappensiero pure se normalmente non si muoverebbe parlando con il suo alato.|°°Mai conosciuto. So il suo nome ed il suo clan. Questo è quanto…se già dunque egli mi si palesa come un silvano fratello posso sospirar perché di gran lunga più semplice mi sembrerà la ricerca dell'accampamento.°°||°°°Mai dir l'ultima parola…tu guarda….°°°|Alzerebbe gli occhi spostandoli dunque alla sua sinistra mentre le orecchie, dei suoni così avvezze, avvertono passi unirsi alla diramazione dei due sentieri che conduncon rispettivamente alla foresta-donde proviene la kishan- e alla cittadina d'avalon. Pochi metri da quei passi, all'incirca una decina in linea d'aria mentre ancor è prossimo l'avvicinamento e le mani della silvana molto semplicemente per prudenza andran a poggiarsi con la sinistra alla megil gwa e la destra alla bastarda di congrega.Un elfo. Di questo poi ha la certezza:troppo ben silenti i passi dalla presenza mossi.

[Post Da recuperare]
AIDAN  >> fermo, in silenzio. Si sforza di mantenere un'espressione quanto più naturale e rilassata possibile [Volontà ferrea liv.2], ma al di sotto della sua scorza d'indifferenza i nervi sono tesi come corde di violino, i sensi tesi a cercare di captare il primo segno di ostilità. normalmente non si sarebbe preoccupato tanto, contando il fato che ormai sono, per altro, sul suolo sacro del Tor, ma visti i tempi che corrono sull'isola non c'è nulla di strano nella sua allerta..


LISIRYA  (folto/pressi sacro tor/volto coperto) lento e apparentemente tranquillo è il passo della giovane ranger in perlustrazione notturna, la sua andatura e i sentieri nascosti della foresta la conducono nei pressi della collina del tor, il passo è perfettamente modulato, cosi come lo è il peso che spinge su ogni piede quando tocca il terriccio della foresta (skill passo felpato lv 2) lo sguardo è attento a mirare il sottobosco onde evitare di calpestare foglioline secche e ramoscelli che potrebbero destar la sua presenza. il lungo mantello colore della notte ne nasconde l'intera femminea figura, cosi come il grosso cappuccio ne nasconde i riccioli e la sciarpa parzialmente il viso, solo gli occhi di quel colore insolito brillano all'ombra del capuccio...Arco di alta precisione troneggia alle di lei spalle accompagnato dalla faretra colme di freccie dal candido piumaggio, fedele arma da tiro quando è in tenuta di difensore, ondeggia invece silenziosamente la lunga di fattura degli Mdm sotto il manto. Non che la ranger sia particolarmente interessata ad allungare la sua perlustrazione al tor, ma questo pomeriggio Orme di lupo fresche e abbastanza presenti avevano catturato la sua attenzione ed esse seguirebbe interessata oltre al fatto che mai un incendio si fosse verificato di tale instensita alla foresta di luce... tuttavia avanza cauta tra cespugli e gli alti arbusti mantendo sempre quel passo silente..Ombra quasi tra quelle tenebre che questa notte priva di luna regala alla boscaglia , il dolce zefiro gia move i lembi del suo mantello mentre la collina sembrerebbe prossima...

FANNI[[Sentiero°incrocio stradine]]Si bloccherebbe il suo passo ad una distanza che non copre i due metri, molto meno di fatto, quando oltre ad aver conferma d'essere in presenza d'un elfo-silvano per di più e altrettanto probabilmente di ser Aidan stesso- disarmato, si scioglierebbe la mancina dalla megil gA, lasciando la destra solamente poggiata al pomolo della bastarda.]]Sid…[[Pronuncia garbatamente incerta mantenendo integro il suo orgoglio che va inesorabilmente a trapassare pure il ferro dell'armatura stessa gonfiando il petto della donna che di sottecchi guarderebbe tranquilla il silvano che le sta davanti.]]…Ser Aidan, spero e immagino.[[Null'altro. Non conclude il suo saluto permanendo immobile e graziosamente silenziosa aspettando il dire di lui a conferma di quanto da lei pensato. Sì, una smorfietta quasi le si vorrebbe dipingere sul viso ma grazie al suo consono contegno si ritrae così come viene, lasciando spazio alla naturale espressione neutra.La smorfia, a che proposito?A proposito di quel suo esser bardata di tutto punto.Diffidenza è in parte mostrata in questo primo momento proprio come lo strato di perpetuo gelo è annidato al di sotto delle bue svedesi per tutto l'anno.

[[Post perduti di Aidan per la troppa celerità di Lisirya di postare ghgh…il player me li passerà quanto prima]]


LISIRYA  (folto/volto coperto/presso tor) la sua ubicazione nel folto sarebbe abbastanza parallela all'incrocio delle stradine che conducono al tor... è sempre attenta a mentenere quel passo silenzioso, quasi di inerzia come sempre e soprattutto quando in perlustrazione solitaria... lo sguardo sarebbe sempre rivolto verso il basso al terriccio della foresta ma di tanto in tanto lo mira in avanti spingendo la vista fin quanto il suo senso umano gli permette...move piu lenta or che piccole salite e buche sono presenti lungo il percorso e si arresta a circa 7 mt dai due presenti sul sentiero, or che da uno squarcio di verde gli permette di notarli se non come due ombre...haimè la luna non permette ad umana vista di vedere al meglio, assumerebbe quindi una postura genuflessa cercando nascondiglio in un cespuglio di biancospini...socchiude appena le palpebre come a mettere a fuoco i soggetti mentre il senso uditivo sebbene allenato a qualsivoglia rumore non capta al meglio cio che si dicono. riconosce Aidan, dalla voce almeno sembrerebbe lui, per il momento osserva e attende. Curiosa?

[[Si, lo so…sono una vergogna…ma ero proprio rintronata…mi ripasserà pure questi]]
AIDAN  >> cui il tono di quegli esseri è impregnato, specialmente quando l'orecchio è ormai abituato solamente ai rozzi toni dell'umana gente, quando non peggio.. Allo stesso tempo però non basta ciò ad eliminare tutti i punti non troppo chiari di quella figura incappucciata. Innanzitutto la sua corporatura. Troppo bassa per essere un'Alta, gli unici elfi a portare solitamente un'armatura, contariamente alle abitudini dei Taur Quessir. Allo stesso tempo troppo poco esile, nonostante a quest'impressione possa contribuire l'armatura stessa. Inarca quindi, inevitabilmente, le sopracciglia, aggrottando un poco la fronte. Solo per un istante, prima che la solita espressione tranquilla si distenda nuovamente sui suoi trattiperfettamente delineati. *Esattamente. E da questo deduco che voi siate quella Fanni di cui ho sentito... anche se mi riesce difficile nascondere una certa perplessità...* si limita a dire, con la schiettezza che è solito fare sua quando ha l'occasione di trattare con qualche suo parirazza, indipendentemente dal clan di appartenenza.


FANNI[[Sentiero°Aidan]] Si, ne ha la conferma all'incirca dal modo in cui gelo soppesa la sua figura e dal modo in cui se ne guarda da lei medesima.Alzando così la mancina a svelar il capo e mostrar il volto magro, avvolto dai ramati capelli che son mezzi raccolti in uno chignon proprio dietro alla nuca, così al contempo i verdi occhi andrebbero a posarsi su quelli color dell'erba di lui.Un sorriso, lievissimo e appena appena accennato, senza malizie.]]Fate bene ad esser così sospettoso ma vi rincuoro, vengo in pace e son una vostra consanguinea nonostante ciò che mi copre possa far pensare il contrario.Sid et lex draconis, Fanni dei draghi, per servivi…e chieder il vostro aiuto in quella che sarà una missione per noi tutti elfiche creature.[[Un cenno a capo chino del volto intercalato da un silenzio rispettoso verso quel silvano che dopo sì tanto tempo par dimostrargli degna fiducia rispetto a quanti altri ella ha potuto incontrare in quelle terre ormai popolate da mezzi in tutto e per tutto nonostante sì, di sangue, essi siano proprio arredar o silvani.]]Non spaventatevi per l'armatura- scherza ora, quasi ironizzando su se stessa- non lo faccio nemmeno io, non fatelo voi dunque. I tempi che corrono tuttavia dovrebbero avervi dato la consapevolezza che pure nell'isola aggirarsi quanto meno con un arma non sarebbe poi male.[[Non è un rimprovero solo il continuar di quella sua perplessità verso la situazione venutasi a creare ad avalon.|°°°Risparmia il fiato Anzi.°°°||°°Perdonami Yscik, ma da molto non incontro un elfo degno d'esser chiamato tale che non faccia parte delle mura della loggia.°°|Si scusa, quasi senza rendersene conto.

AIDAN  [Sentiero] Già il sospetto si era insinuato tra i suoi pensieri, ma quand'essa si abbassa il cappuccio una viva espressione di piacere si disegnerà sul suo volto: Inoltre, prima di riuscire a riprendere un contegno più degno del suo sangue e dell'evidente gravità della situazione da cui è scaturito il loro incontro, non potrà trattenersi dal commentare, a bassa voce ma sicoramente udibile da lei dato il suo udito sopraffino.. *Dannazione.. allora non sono rimasto l'unico..*. Già da tempo infatti il Taur Quessir si era quasi arreso all'evidente rarità della stirpe silvana su quelle lande. Ed invece, il volto che esce dall'ombra del cappuccio non lascia dubbi. Una bellezza così simile alla sua, così distante da quella degli Alti, seppur sempre di elfi si tratta. Qualcuno del suo stesso clan, che condivide con lui qualcosa che raramente può condividere con quei cugini spilungoni e pallidini... Recuperando velocemente il suo sange freddo si rivolgerà a lei con tono affatto diverso. Serio, seppur non privo di una certa nota positiva. *Dovete scusarmi.. non vedevo una nobile elfa del Taur Quessir da tempo immemorabile.. E comunque non preoccupatevi eccessivamente per la mia incolumità. Ho i miei artigli anche io, sebbene siano meno visibili dei vostri..*. La lunga esperienza tra gli alti ranghi della congrega dei Veleni, seppur ha dovuto abbandonarla, gli ha insegnato qualcosa. Concluse quelle frasi che divagano dal tema principale del loro incontro assume un tono più grave. brucia ancora, nel suo animo di Silvano e di Ranger, la ferita inferta al suo bosco. *E la vostra rischiesta troverà accoglimento senza remore da parte mia. L'oltraggio che è stato arrecato alla Foresta di Avalon è un oltraggio al nostro stesso sangue, sebbene il popolo dei Taur Quessir sembra essersi dissolto e se la città di cui narrano le nostre leggende giaccia ormai dimenticata..*. Non aggiunge, non ancora, che per altro quella potrebbe rivelarsi un'ottima occasione per riscoprire l'Albero della Vita, la dimora presso cui un tempo soleva risiedere il loro clan.


LISIRYA  (folto/volto coperto/presso incrocio stradine) cercherebbe di avanzare di qualche passo, giusto qualche metro per cercar di sentire cosa possano dirsi... se si trattasse di un incontro galante la ranger ritornerebbe su i suoi passi movendo la perlustrazione in altra zona...quindi meglio sincerarsi... moverebbe sempre mantenendo quella postura genuflessa lasciando il nascondiglio del biancospino per cercar invece l'aiuto di un tronco di una giovane quercia che veva deciso di metter radici in quella zona(skill nascondersi lv 3) schiaccierebbe dunque la schiena contro quel tronco amico assumendo nuovamente retta postura, fortunatamente le ombre e la luna quasi assente gli regalano piu nascondiglio del dovuto, finalmente puo vedere di si tratta, una donna elfa anche lei da cio che ha potuto sentire e anche Silvano... accidenti pensava che fosse rimasto solo Aidan.. stiam messi bene! una vocina nella sua testa fa eco fastidiosa.Un leggero e amaro sorriso le si disegna su quel volto coperto or che puo vedere come è Aidan ,sempre attezzoso e quasi antipatico almeno in sua presenza, umana presenza... al cospetto di una sua consanguinea...e un'amara consapevolezza... vedere il confratello essere piu sciolto e vedere quel volto sempre di ghiaccio e inespressivo quasi sciogliersi alla presenza della draconica. Chiede addirittura scusa e il tono della sua voce sembra essere anche diverso....Annuisce tuttavia... tranquilla ancor nascosta da quell'albero, indecisa se restare oppure andare, In effetti non si spiega la ranger perche tanto astio verso gli umani..


FANNI[[Sentiero]] Osserverebbe con aria d'un tratto severo l'uomo senza capirne il motivo. Un lampo ed ecco che da quella che parea neutrale espressione diviene d'improvviso cupa.]]Mi spiace deludervi ma, in quanto a pelle, noi silvani vantiamo una scorza ben più dura di quella fragile degli alti.Non siamo i soli, su questo posso darvi altre conferme:sappiate che a quanto pare è la draconica loggia ad essere la casa di gran parte dei silvani superstiti.Se la vostra esclamazione era dunque riferita al pensiero d'esser rimasto solo, vi rassicuro: non lo siete. Nascosti ma ci siamo.[[Non dice numero, né tanto menò aggiungerebbe altro lasciando che le sopracciglia si alzino appena e nuovamente le labbra ritornino ad esser la solita sottile linea tra naso e mento della kishan.Ah!Dea dalle tre facce come dolce ti palesi agli occhi dell'elfa ora che le sue orecchie possono udire nuove parole d'orgogliosa e simile provenienza spuntar dalle labbra di colui che lo lega alla gemmata da una stilla dello stesso sangue. Avvampa pure la sua fermezza, la sua indignazione ma certo non perderebbe né la calma né si lascerebbe sopraffare da quelle emozioni distinte che gonfiano il suo io.[sensi del drago]Così facendo inspirando una boccata d'aria dalle narici piccole del suo nasino l'attacca a ciel sereno un profumo che nulla a che fare con fiori ho piante avrebbe. Pelle d'un essere vivente. Non farebbe una piega la silvana ma, solamente drizzerebbe ancor più le orecchie e, piuttosto che riprender a parlare verbalmente nella lingua umana essa andrebbe a parlar nella cristallina lingua elfica così da elidere in ogni modo la sua parlata alle indiscrete orecchie altrui.]]]]Fosse solo la foresta, ser Aidan. Attacchi, sparizioni e pure il Tor pochi giorni fa…mi chiedo dove si andrà di questo passo. In oltre proprio per il fatto che la nostra razza par esser divenuta quasi fantasma in queste lande, ma ciò nonostante la sua forza sia rimasta la stessa. Ditemi…quanto sapete di questi squilibri sull'isola?Sapete chi attacca o per lo meno avete informazioni?Se dunque mettessimo assieme ciò di cui noi siamo a conoscenza si potrebbe giunger al dunque e proseguir con quello ch'è l'entrar in azione.[[[[Ritace e si placa quella melodiosa cantilena tipica della dolcezza della
loro lingua madre.|°°°In guardia, kishan°°°|Ruggisce il simbionte guardingo com'ella.

AIDAN  [Sentiero] Un mezzo sorriso alle parole di lei, prima di risponderle, con calma.. *Oh, non fraintendetemi.. è una notizia che ridona linfa alle mie membra. La migliore che potessi ricevere in questi tempi bui* conclude, ancora parlando nella comune lingua dell'isola. non potrà non notare, comunque, il cambio avvenuto nell'elfa, al suo passaggio alla loro lingua madre. Una sorta di irrgidimento dei sensi, di allerta. Allo stesso tempo, lieve ma ben distinto, il nuovo odore giunge anche alle sue narici. Un odore che, per la sua particolarità, non potrà non venir riconosciuto dal Silvano. Un misto di odori accompagnato da un lieve aroma di gelsomino. Tempesta. Con calma, cercando di non palesare eccessivamente lo sforzo alla silvana, cerca di estendere le sue facoltà mentali fino a sfiorare, percependola, la mente della consorella, fino a poterle comunicare, senza però aprire bocca, un rapido messaggio, che risuonerà solo nella testolona di quest'ultima,[Doti comunicative], prima di tornare a rivolgersi con la più completa attenzione alla sua parirazza. Per rispetto della sua voltontà, oltre che per puro piacere personale, non esita a risponderle nel medesimo idioma usato da lei. *Non molto, in verità. ma la foresta ha occhi e orecchie insospettate, per chi in essa vive e che ha imparato ad ascoltarla... Non ero presente, purtroppo, quando avvenne l'ennesima disgrazia. L'ultima di una lunga serie. Ma non dubito di poter scoprire qualcosa di più in brevissimo tempo*. Una cantilena dolcissima, una continua poesia, incomprensibile ma al tempo stesso magica, potrebbe parere quella lingua a chi non fosse avvezzo alla sua pratica, un vero piacere, comunque, anche per il ranger, potersi esprimere di nuovo in un linguaggio civile. *Sto aspettando risposte che devono giungere a momenti...*.

LISIRYA  (folto/volto coperto/pressi stradine) torna lo sguardo a mirare nel folto distogliendolo dai due...si lascia scivolare lungo il tronco sedendosi sul terriccio del sottobosco, la schiena è ancora schiacciata su quel legno ruvido mentre scivola sedendosi silenziosa evitando che faccia il benche minino rumore, qualcosa di molto interessante sembrano dirsi approposito dei strani avvenimenti accaduti alla foresta, argomento interessante anche per chi ha giurato di dare la vita per sacra foresta di luce, solo questo capira or che la draconica comincia a parlare in elfico... è melodiosa la voce cosi come lo sono le sillabi che sembrano uscire dalle sue labbra come una nenia... una melodia ecco per l'umana...tuttavia riporta lo sguardo ai due...chiedendosi il perche abbia improvvisamente deciso di parlare in quella lingua... che abbia sentito la sua presenza? ma come? rimarra solo un dubbio nella sua mente mentre li seduta attende ,presentarsi ... andar via o rimanere li acquattata...mai vista tempesta cosi indecisa....quando una voce sembra risuonare nitida nei meandri della sua mente, la stessa voce che gli parlo quando era in presenza di Arxentio, Aidan comunica con lei> na frase che fara capire esplicitamente alla ranger che ha captato la sua presenza e forse anche l'elfa , sorride ora a quelle parole... ma perche parlano elfo... accidenti! la propria voce ore echeggia nella medesima testolona se si tratta della foresta perche non devo sapere? tira su un profondo respiro attendendo ancora per il momento....mentre or sara il tono di una nuova melodia ad allietare almeno il suo udito...


FANNI[[Sentiero]]Quella velata empatia che caratterizza proprio il loro clan così affine alla natura ma allo stesso tempo così audace e sottile tra elfi stessi non può non attanagliare pure la gemmata che, per irrigidimento lievissimo del confratello, avvertirà ch'egli ha captato qualcosa nell'aria. Una sensazione certo non del tutto confermata ma che in qualche modo la rassicura: sa che pure ser Aidan è veglio e gagliardo, pronto ad ogni evenienza.[[Sensi del drago]]Se dunque ella è sveglia e pronta appena il silvano tenterebbe di allacciarsi alla mente di lei, ella lo percepirebbe così come se lui le stesse parlando a parole. Senza ombra di dubbio.Talmente concentrata in quel suo ascoltare discorsi e rumori oltre che odori annusati dal suo olfatto quasi, si potrebbe dire, allenato e ben addestrato, afferra il pensiero dell'elfico compagno lasciando che i suoi pensieri e la sua voce scorrano liberamente nella sua mente. Non sa che pure una seconda mente è ben in ascolto: Yscik tace e, pure se parlasse in contemporanea, non potrebbe essere udito se non da lei.[Doti comunicative]Non interromperebbe quella connessione ma anzi, permetterebbe pure ch'essa continui così da lasciar spazio pure alle sue parole.]]Confido nel vostro aiuto allora, voi possiate confidare nel mio. Si tratta non più di semplici avvenimenti di una banda di briganti ma d'una man armata che vuol calare la sua nera potenza sull'isola pure mettendo a repentaglio la vita del sovrano. Vi chiedo di affiancarmi nella ricerca dell'accampamento nemico che potrebbe celarsi tra la foresta.Ora, so che i ranger la osservano e che la pattugliano conoscendola molto bene, a me in ogni caso è stato dato il compito di dirigere l'operazione assieme agli elfi tutti. Per ciò che mi riguarda dunque saremo in qualche modo separati da loro..agiremo silenziosi…in avanscoperta.Molte più informazioni saranno necessarie per poter fermare il nemico.[[ Si placa quella favella che con il quessir sembra aver trovato un ruscello pendente in grado di far scorrere l'acqua velocissima e piena lungo il torrente.Solo una parola dunque ancora ma questa volta nuovamente in comune lingua quasi fosse un continuo slatar da una sonorità all'altra. Più marcato il suono reso in parte più secco dalla drconica lingua.]]Non siete il solo. Molti di noi ne possiedono uno.Alcuni lo sanno per certo, altri invece ci credono e basta.[[Allude naturalmente al suo zaffiro, parole che tuttavia non saran colte nel loro pieno significato dal silvano.

AIDAN  [Sentiero] Semplice e diretto, il modo che ha la parirazza di esporre la questione, senza fronzoli, nonostante la gravità di quelle frasi. Ed un sorriso, alla sua richiesta, si disegnerà su quelle labbra perfette. Uno di quelli splendidi sorrisi che non è abituato a dispensare, trovandosi sempre a convivere, anche fin troppo stretamente, con umani e sangue misti di varie specie.. un sorriso che trasmette una certa sicurezza, al di là del pericolo che tutti loro stanno correndo ogni giorno, quella che la sua stirpe, per riprendere un'espressione di lei, abbia la scorza più dura di quanto non si creda. Sicurezza nel sangue e nel clan, sentimenti da tempo sopiti, che quell'essere che sta davanti ai suoi occhi è riuscita a risvegliare. *Sarà un'onore per me muovermi al vostro fianco, su questo non dovete avere dubbi*. Un sorriso, lievemente maliziosetto, quasi ironico si dipingerà sui suoi occhi, mentre, con un tono il più possibile atono, pronuncerà la frase successiva. in questo modo sarà impossibile, per chi gli sta di fronte, non notare che qualcosa, nel suo modo di esprimersi, servirà a celare un senso più profondo, mentre eventuali orecchie, anche quelle eventualemtne non percepite, non possanto trarne alcun sospetto. *Non conosco questi rangers, ma non credo che sarà loro sgradito un aiuto da parte dei Quessir. Visto il pericolo che minaccia la foresta meglio non andare troppo per il sottile*. Non che non abbia fiducia in lei, non potrebbe nutrire dubbi verso una sua parirazza, ma d'altro canto, proprio per i tempi che corrono, è pericoloso rivelarsi troppo apertamente. senza contare che quel paio di orecchione umane dietro l'albero potrebbero non gradire una sua palese dichiarazione di appartenenza a tale gilda davanti ad un'estranea.

LISIRYA  (folto/volto coperto/ presso sentieri) si alzerebbe dunque or riprendendo retta postura, riporta a se i piedi quasi facendoli toccare alla bassa schiena mentre con una leggera spinta nelle gambe si rimette su... il fato ha deciso di mettere in difficolta la silenziosa ranger , come si suol dire per un pizzico di sale si rovina la minestra, ebbene l'arco che aveva alle di lei spalle cozza distrattamente con un ramo della guercia quale si nascondeva , posto ad un'altezza tale da far toccare la punta della sua arma... il rumore sara lieve non forte ma di sicuro perfettamente udito da i sensi maledettamente affini degli elfi...si pietrifica ora la ranger ancor avvolta dall'oscurita e dal fogliame, tuttavia saranno solo quelle iridi ametiste che guardano in direzione dei due... soffermandosi su Aidan che sorride... sorride in un modo che non ha mai visto fare... sgrana gli occhi alla visione mentre in cuor suo spera che non si accorgano dilei...una smorfietta di disappunto prende a disegnarsi sul suo volto or che solo il leggero vento sempre presente move il suo manto... non ha capito cio che hanno detto...solo l'ultima frase della draconica sara ascoltata ma senza, almeno per lei,avere un senso... perfettamente udibile invece la frase del silvano....saettano quasi quelle iridi viola verso di lui alle sue ultime parole... ma nulla al di la della maschera... forse solo l'anima della natura che la circonda captera il suo stato d'animo... ||per fare cosa?|| si chiede...infondo la ranger capisce una certa affinita con un consanguineo... ma quali segreti nasconde... giungono altre parole del confratello quasi ad allegerirla or che parla dei Ranger... ci mancherebbe per quale motivo disdegnare l'aiuto degli Elfi Silvani.... sono gli alleati migliori....

FANNI[[Sentiero]]Particolare, ma molto caldo e sì, molto bello quello che pare il riflesso di una sorridente mezzaluna posatosi sulle labbra di quel biondiccio silvano.Paglierini capelli ricoprono il suo viso rendendo quanto meno furbesco ma sincero il suo sguardo attento e vigile come solo gli occhi di un quessir saprebbero essere.Pure le sue andrebbero ad inarcarsi sentendo ciò che lui pronuncia senza però far perdere la serietà intrisa nell'essere della silvana. Mite e tranquilla accetterebbe e ricambierebbe quella fiducia che par essere sbocciata così come una primula s'affaccerebbe alla vita in primavera.Non si lascia convincere del tutto quasi s'aspettasse una frase simile-per così dire- a doppio senso come lo era la sua di poco prima.Solo, evidentemente non afferra né che il silvano sia un ranger né che di fatto..proprio la persona più idonea per quel compito la stia per seguir nell'impresa.Continuerebbe allora nella lingua natia a proferir parole ancora vigile e attenta poiché sa per certo che qualcuno si nasconde poco distante e,spera solo un curioso inerme, nulla più.]]Perfetto.Ci sono molte cose di cui discutere e presto, molto presto, un falco non tarderà a giungere assieme ad una missiva. Dovremo cominciare a muoverci quanto prima…ritengo che dividersi in piccoli gruppi per noi elfi possa essere la cosa più ovvia e meno palese di tutte…indisturbati…[[ Si blocca tutt'un tratto lasciando però che siano pochissimi secondi a trascorrere tra quell'interruzione dato che il distinto suono giunge quasi come una martellata alle sue orecchie, aggiungendosi oltretutto il ruggito iroso d'un simbionte che scalpita per saper chi diavolo si stia nascondendo con cotanta codardia entro il limite della foresta.Lo placa la risolutezza e la tranquillità della gemmata che continuerebbe in ogni caso a parlar questa volta però in lingua comune quasi volesse appositamente farsi capire e sentire da chicchessia.]]Al prossimo incontro ser Aidan, al limite della foresta ove rocce prive di verde vegetazione ed erba rigogliosa del bosco s'incontrano prima di terminar nel burrascoso precipizio della cordigliera.[[Lo fa. Perché?Essenzialmente perché vorrebbe veder se dunque sia una spia o quant'altro quello nascosto laggiù e se quindi quella possa esser pure una sorta di trappola per poter incastrare quanto meno un traditor caduto nella sua stessa rete.[[Mae govannen Fratello.]]Lo saluta con quel ben ritrovato perché così è:non un addio bensì un vero e proprio rincontrarsi dopo quelli che anni di buio per lui son stati.Immobile con la destra man ancora là ferma donde si trovava:sopra la bastarda. Attende solo il congedo di lui prima di poter svanir nuovamente in mezzo al bosco così come un fantasma era giunta sin là.

AIDAN  [Sentiero] Annuisce, alle parole di lei, semplicemente, senza interromperla o aggiungere null'altro. L'idea che gli viene presentata è esattamente la stessa che avrebbe adottato lui trovandosi ad agire in situazioni simili. Quando però Tempesta,non tenendo conto delle dimensioni del suo arco, sbatte sbadatamente producendo quel rumore, non può non accorgersene. Come non può non accorgersi del rapido irrigidirsi di lei, che, evidentemente, se n'è accorta fin troppo bene. Decide a questo punto di spendere una parola per la consorella, onde evitare che la draconica, temendo di ritrovarsi ad avere a che fare con una spia, possa rivoltarsi contro di lei. Lo farà però in Sindarin, si da non essere compreso dalla ranger. *Assicuro io per lei, fidatevi di me..*. Non aggiungerà altro. Se non un dovuto, e rispettoso, cenno di saluto. *Mi farò trovare preparato per quando mi giungeranno vostre nuove. Aa’ menealle nauva calen ar’ malta, Fanni*. Detto questo, dopo aver atteso qualche istante di vederla incamminarsi per la sua via, prenderà a sua volta il sentiero per la foresta, ma con calma, come ad attendere di essere raggiunto dalla consorella una volta che l'elfa si troverà a distanza sufficente perché possa uscire dal suo rifugio senza essere vista.

LISIRYA  (folto/volto coperto/presso sentieri) **accindenti** sibila nella mente,** ho preso quello lungo stasera** piegandosi leggermente nelle ginocchia evitando che l'arco ancor tocchi il tronco , la mandritta disperatamente posera sulla fronte al di sotto del cappuccio scuotendo il capo**distratta! distratta! maledetto Elfo...** una ragione c'è che dia la colpa all'elfo, insomma... è li al campo ... non lega con nessuno... con lei non spreca un sorrisetto se non di quelli quasi forzati... crede che non si fidi abbastanza di lei or che lo vede incontrarsi in tarda notte con una consanguinea... e parlare Elfo...della foresta di luce... non che ella non si fidi del silvano anzi... troppo e anche apertamente aveva dimostrato il contrario... ma da parte del Silvano niente... che sia gelosa? forse... Gelosa che si fidi di un consanguineo e non di lei solo perche umana...ad un certo punto i due sembrano allontanarsi... si accertera che l'elfa sia abbastanza lontano incamminandosi parellelamente al sentiero intrapreso da Aidan sempre abbracciata nel folto per poi taglaire nel sentiero quasi ad un metro dietro di lui..sempre silente il passo benche sappia benissimo chegli l'abbia gia percepita...* il custode adesso è alle tue spalle Aidan...* dira con un tono pacato , quasi tranquillo (sotterfugio lv1)



FANNI[[Sentiero°foresta]] Non attaccherebbe ora, in ogni caso, ma alla luce del giorno poiché non sa nemmeno chi si celi dietro quelle foglie, non ha dati sufficienti per attaccare e per giunta non conoscerebbe nemmeno poi tanto bene quel loco sicché l'ideuzza di catturar eventualmente qualcheduno sarebbe dal principio traslata al mattino. Curiosa poi lascerebbe che il silvano la rassicurasse. Ella tace però.Lo osserva e di rimando getterebbe un'occhiata che si va soffermando agli alberelli alla sua destra - a diversi metri per la verità- per studiar e cercare di macinare chi mai potrebbe esservi laggiù. Annuirebbe una secca volta infine:si fida, non può farne a meno e a prescindere da ogni cosa l'elfo parirazza mai tradirebbe una sua consorella.Una cosa soltanto verrà detta tra se ed il suo simbionte quando allora il suo passo verrà rivolto verso il buio sentiero.Sputato fuori dai denti dal simbionte inviperito e oltraggiato, oltre che indignato e sicuro invece da parte della silvana.Assieme si sussurrerebbero tali lemmi lasciando poi che sia solo il gorgoglio perpetuo della gola di Yscik a perdurare nella silente mente di lei.|°°°°Maldestri umani.°°°°°|Un certo sollievo ad allietare le membra appesantite di lei e invece un rodersi continuo del fegato dello zaffiro che, pur grande dragone, non pare restio a manifestare quella sua indisposizione per chi non abbia quel qualcosa in più ch'egli rivede in determinate razze.Selettivo, bastardo:è il suo simbionte e nonostante tutto ella non può che sentri completa affiliazione con lui.Ormai son un tutt'uno, nulla a separarli.

[GDR END]
[Modificato da Fanni. 13/01/2010 14:46]

Sine actio summus orator esse in numero nullo potest

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