Calciopoli: le richieste dell'accusa

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Sabin@
00martedì 4 luglio 2006 13:36

CALCIOPOLI, LE RICHIESTE DELL'ACCUSA

ROMA - Per la Juventus non basta la serie B: la sua condotta e il "sistema" gestito dal suo ex direttore generale Luciano Moggi richiedono infatti una pena superiore. E' durissimo il procuratore federale Stefano Palazzi nelle sue richieste di condanna nel corso del processo a Calciopoli. Ecco le richieste del procuratore per le 4 squadre incriminate:
JUVENTUS: esclusione dal campionato di competenza e assegnazione di un campionato di categoria inferiore alla serie B. Alla Juve vanno anche assegnati 6 punti di penalizzazione nel campionato a cui verrà destinata, revocato lo scudetto 2004-05 e non assegnato lo scudetto dell'ultimo campionato.
LAZIO: retrocessione all'ultimo posto in classifica, quindi retrocessione in serie B, e penalizzazione di 15 punti.
FIORENTINA: retrocessione all'ultimo posto in classifica, quindi retrocessione in serie B, e penalizzazione di 15 punti.
MILAN: retrocessione all'ultimo posto in classifica, quindi retrocessione in serie B, e penalizzazione di 3 punti.

Queste le richieste di sanzione formulate dal procuratore federale nei confronti dei deferiti:
MOGGI: inibizione a 5 anni, più richiesta di radiazione con multa di 5000 euro per ogni illecito commesso.
GIRAUDO: inibizione a 5 anni più richiesta radiazione con multa di 5000 euro per ogni illecito commesso.
DIEGO E ANDREA DELLA VALLE: inibizione a anni 5, con richiesta di radiazione. Più 5000 euro di multa per ogni illecito. Stessa richiesta di sanzione per SANDRO MENCUCCI, dirigente viola.
LOTITO: inibizione a 5 anni più richiesta di radiazione, con 5000 euro di multa.
CARRARO: 5 anni di inibizione con richiesta di radiazione e 5000 euro di multa per ogni illecito.
MAZZINI: 5 anni inibizione con richiesta di radiazione. 5000 euro di multa per ogni illecito.
GALLIANI: inibizione dall'attività per due anni. Per MEANI(addetto agli arbitri del Milan) 5 anni con richiesta radiazione e 5000 euro multa.
DE SANTIS: inibizione a 5 anni con richiesta della radiazione. 5000 euro di ammenda.
BERGAMO: 5 anni di inibizione con richiesta di radiazione e 5000 euro di ammenda.
PAIRETTO: 5 anni di inibizione con richiesta di radiazione e 5000 euro di multa.
LANESE: 5 anni di inibizione con richiesta di radiazione più 5000 euro di multa.
PAPARESTA: 1 anno di inibizione per omessa refertazione.
DONDARINI: 5 anni di inibizione più richiesta di radiazione.
BERTINI: 5 anni di inibizione più richiesta di radiazione.
MESSINA: 5 ani di inibizione più richiesta di radiazione.
ROCCHI: 5 anni di inibizione più richiesta di radiazione.
TAGLIAVENTO: 5 anni di inibizione più richiesta di radiazione.
RODOMONTI: 5 anni di inibizione più richiesta di radiazione.
MAZZEI: due anni di inibizione.
INGARGIOLA: 1 anni di inibizione.
BABINI: 1 anno di inibizione.
PUGLISI: 1 anno di inibizione.


E' il giorno del procuratore federale al maxiprocesso sul calcio. Stefano Palazzi ha cominciato la sua requisitoria nell'aula dell'Olimpico davanti alla Caf presieduta da Cesare Ruperto: il procuratore, che veste i panni dell'accusa, ha detto che già oggi formulerà le richieste di sanzioni per i 26 deferiti e i 4 club accusati. Si tratterà, come ha sottolineato Ruperto, di richieste provvisorie che potranno essere modificate nel corso del dibattimento, quando verranno ascoltati tutti i soggetti rinviati a giudizio.

L'obiettivo, raggiunto, delle società coinvolte nello scandalo del calcio era quello di ottenere favori arbitrali, ha detto il procuratore federale, prima di affrontare il discorso relativo alla Juventus. "La verà finalità - dice infatti il procuratore - era determinare arbitraggi favorevoli alle società, che di volta di in volta hanno beneficiato di questi favori. In particolare la Juve". Per il procuratore federale i rapporti tra i soggetti finiti sotto accusa non erano all'insegna della goliardia, elemento avanzato da tutti davanti all'ufficio indagini per difendersi. "E' assolutamente impossibile un intento goliardico - ha detto Stefano Palazzi - e lo dimostra anche la reiterazione dei rapporti. C'é assoluta veridicità e non goliardia o millanteria delle condotte dei singoli incolpati".

Un sistema "sofisticato" in cui si minava alla base uno dei principi fondamentali dello sport: quello della terzietà degli arbitri. Il procuratore federale va dritto al punto della questione che ha scatenato lo scandalo del calcio: i rapporti tra i club, in particolare la Juventus, e i direttori di gara.
"La sofisticazione di questo sistema - spiega Palazzi nella sua requisitoria - si desume dall'intervento favorevole degli arbitri soprattutto nei casi dubbi. Questo va valutato in modo particolare. La maliziosità del sistema si evince dal sistema di condizionamento finalizzata a non creare un'evidenza di favori nell'opinione pubblica. Una condotta anche a livello mediatico che lo stesso Moggi portava avanti". Si tratta per l'accusa di "una condotta che configura l'illecito sportivo perché si tratta di atti che minano il fondamento dello sport". Palazzi parla anche del sorteggio: "Ci sono prove inconfutabili dell'intervento sulle griglie per il sorteggio degli arbitri".

Lazio e Fiorentina utilizzavano una sorta di schema fisso per raggiungere i loro obiettivi e ottenere favori arbitrali. "Uno schema - dice il procuratore federale Stefano Palazzi, che lo ricostruisce nella parte della requisitoria dedicata proprio alle due società - che si ripete sempre nelle partite oggetto di contestazione".
Vi sono, spiega Palazzi, "contatti prima della gara tra le dirigenze delle due società e i vertici della Federazione" (nella fattispecie Carraro e Mazzini), seguiti da "contatti con i designatori". La terza fase dello schema prevedeva il contatto con l'arbitro designato per le gare, "dimostrato - prosegue il procuratore - dalle modalità di azione sia dei due designatori sia del dottor Mazzini". Lo schema aveva poi una 'fase' post-partita che prevedeva le telefonate di ringraziamento a chi si era impegnato per far si che gli incontri andassero come previsto.

Per realizzare lo schema, conclude Palazzi, le due società e i vertici della Federazione utilizzavano frasi e parole "specifiche". Il procuratore cita in particolare una telefonata di Paolo Bergamo e quella tra Mazzini e il presidente della Lazio Lotito in cui il primo cita la metafora del cane e della lepre.

Capitolo Milan nella requisitoria del procuratore federale. Dopo aver parlato delle pressioni sugli arbitri degli altri tre club coinvolti nell'inchiesta, Palazzi parla del club rossonero, coinvolto nello scandalo soprattutto per il ruolo di Leonardo Meani.

Il procuratore sgombra il campo da ogni equivoco e smonta quella che è stata la linea difensiva del club rossonero, che ha sempre parlato di Meani come di un collaboratore esterno. "Meani risulta essere dirigente addetto agli arbitri ed era a pieno titolo tesserato della società Milan - ha detto il procuratore - Del tutto irrilevanti pertanto le circostanze addotte per ridurre la portata del suo ruolo". Palazzi prosegue dicendo che "Meani intratteneva rapporti telefonici con gli assistenti degli arbitri". Ma Palazzi tira in ballo anche il vicepresidente del club rossonero, Adriano Galliani, che "approvava la condotta di Meani".

CAF RIGETTA ISTANZA BERGAMO
La Caf ha rigettato l'istanza con la quale Paolo Bergamo aveva chiesto di essere estromesso dal processo a Calciopoli. Lo ha comunicato il presidente della Commissione Cesare Ruperto alla ripresa della terza udienza. "Non risulta - ha etto - che Bergamo si sia dimesso da associato Aia" e dunque "non è venuta meno la giurisdizione di questa commissione".

(Ansa.it)

Slobodan
00martedì 4 luglio 2006 14:11
nel merito delle richieste...non posso che esser soddisfatto perchè le porcate che hanno fatto meritano sanzioni)sportive) pesantissime.ma lo posso dire io,da omino al bar con lo sprizz in mano e la rosea nell'altra...
perchè nel metodo...il "pm" ha fatto le sue richieste prima che gli imputati abbiano potuto dire la loro...e questo è scandaloso.ma non sorprendente,purtroppo,viste le abitudini di certi magistrati...per fortuna qui si tratat di cazzate,di sport,ma se pensiamo che questo modus operandi beriano va per la maggiore anche nei processi seri c'è da rabbrividire.
Peppino Gavoni
00martedì 4 luglio 2006 16:06
Ma che fesseria, 5000 euro di multa per ogni illecito commesso. Se l'Italia avesse il cervello (e le palle) di andare a pescare nelle tasche della gente ricca, il bilancio pubblico verrebbe risanato in una settimana. Moggi? 200.000 euro di multa (ce li ha, ce li ha...), da pagare in comoda rata unica con decorrenza non superiore alle 24 ore. Poi due calci in culo e via. Se non lo fa, due anni di galera senza condizionale.

Lo stesso, chiaramente, si dovrebbe fare con gli evasori fiscali.
Peppino Gavoni
00martedì 4 luglio 2006 16:11

il "pm" ha fatto le sue richieste prima che gli imputati abbiano potuto dire la loro...e questo è scandaloso.


Ammetto di non essere ferrato in materia, ma... che cosa avrebbe dovuto fare? Chiedere agli imputati, "vi va bene o e' troppo?"

ma non sorprendente,purtroppo,viste le abitudini di certi magistrati...per fortuna qui si tratat di cazzate,di sport,ma se pensiamo che questo modus operandi beriano va per la maggiore anche nei processi seri c'è da rabbrividire.


Processi seri? Intendi quelli della politica? Hai ragione, con Berlusconi e Previti alla sbarra, non si dovrebbero neppure formulare le accuse: in galera subito, senza processo, niente possibilita' di difendersi (cioe', di gridare "giudici comunisti!") tanto e' chiaro a tutti che razza di criminali siano [SM=x584429]
Slobodan
00martedì 4 luglio 2006 20:28
Re:

Scritto da: Peppino Gavoni 04/07/2006 16.11

Ammetto di non essere ferrato in materia, ma... che cosa avrebbe dovuto fare? Chiedere agli imputati, "vi va bene o e' troppo?"



no.

non che sia ferrato io(metto le mani avanti,sennò sai bullo come si diverte a sfottermi [SM=x584429] )però in un processo il pm formula le accuse dopo il dibattimento...
e qua non ve ne è stata traccia(e può confermare borrelli,che ha affidato a Palazzi le documentazioni delel settimane precedenti,avendo incassato,nelle audizioni,solo omertà!)
per cui tutto ciò su cui si basano le accuse del pm sono le intercettazioni...il che rende il processo gorttesco(ma può anche andare:per mandare la juve in serie c credo bastino gli oroloGGi di moggi!).
e palazzi ha PRIMA formualto le sue richieste di condanna,e solo POI è stato concesso a giraudo e farabutti vari di esporre le proprie difese...
Per cui:un processo da bar sport per una questione da bar sport.
..bullo..
00mercoledì 5 luglio 2006 18:01
è un processo sportivo.
segue un rito autonomo che non ha niente a che vedere col codice di procedura penale.
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