I Genesis di "Entangled" e "Blood on the rooftops" m'interessano pochino, quelli seguenti ancora meno. Dei genesis attuali non ho alcuna notizia ( fortunatamente ).
Ho sublimato, invece, oltre ogni pudicizia i Genesis fino a "the lamb" perchè un membro del gruppo, che lo abbandonò dopo quell'album, era in realtà mio fratello anche se nè lui nè io, all'epoca, lo sapevamo ( e ancora oggi abbiamo seri dubbi ).
Anyway, ecco cosa scrissi, un po' di tempo fa, in un topic che aprii in un altro forum.....
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Nessun altro artista ha così profondamente segnato le tappe fondamentali
della mia vita e nessun altro come lui mi ha dato quella sensazione del tempo che passa e della consapevolezza di non invecchiare, ma casomai di crescere.
1973
a 11 anni e pochi spiccioli scappo letteralmente dalle "grinfie" materne per andare a vedere IL concerto dei Genesis al teatro Alcione, oggi triste ricettacolo di giovani e vecchie pornoscars (tanto per fare uno di quei giochi di parole tanto cari al giovane Peter ) ed alla fine del concerto non sono più lo stesso di due ore prima; la consapevolezza di aver visto qualcosa d'impagabile, di emozionante, d'imperdibile....quei ragazzi sul palco non erano un gruppo rock, ma una filosofia di vita. Ritorno a casa, marchiato da una severa e giustificata sberla materna, e mi libero letteralmente da ogni retaggio commerciale su 33 o 45 ( Ranieri, Morandi, Caselli ) e da quel giorno nessun disco che non ricordi vagamente la musica dei Genesis entrerà nella mia cameretta; oltre a loro resistono solo i cantautori con in prima fila De Andrè.
1974
Esce il disco più bello della storia della musica progressiva ( e non ) " The Lamb Lies Down On Broadway", è doppio, costa un casino e non posso permettermerlo se non pagandolo a rate; metto insieme tutte le paghette di questo mondo, faccio piccoli lavoretti ai negozianti dei dintorni per racimolare qualche misera mancia, non mi compro neanche un fumetto o una gomma da masticare e finalmente entro da "Disco Club" ed esco con il preziosissimo doppio album dalla copertina inquietante.
Dentro trovo i testi in italiano e l'incredibile storia che Gabriel ha costruito intorno a quest'opera. Per giorni e giorni non ci sono per nessuno, ogni singolo instante di tempo libero ascolto questo disco e ad ogni ascolto sono pervaso da nuove emozioni. E' la cosa più bella che abbia mai ascoltato.
1975
Penso di aver pianto così solo al funerale di mia madre, Peter Gabriel ha lasciato i Genesis definitivamente. E adesso?
Pochissimo tempo dopo uisciranno due dischi "A trick of the tail" dei genesis senza il loro cantante e pg1 di Gabriel. Dopo averli ascoltati entrambi non mi resta il minimo dubbio da che parte stare.
1978
La prof d'Italiano di terza liceo , in piena crisi mistica, ci chiede un suggerimento su un artista contemporaneo che avremmo voluto approfondire. Non ci penso un secondo mi alzo di scatto e le urlo in faccia Peter Gabriel!! Mi guarda con l'espressione di una bambina colta con le mani nella marmellata ( ma che ho fatto? )..."scusa ma...chi è?"
Risatine in classe perchè pensavano che la stessi pigliando per il c..o, ma non sono mai stato così serio. Visto che la prof. è stata l'unica a capire che non stavo scherzando mi chiede del materiale per documentarsi e per prendere una decisione. Sul mio diario sono riportati tutti i testi e la storia di "The lamb", inframmezzati da chilometrici appunti personali; le do il diario e ripensando a tutto quello che contiene mi pento immediatamente: la prego solamente di non restituirmelo con una nota....lei ridacchia.
L'indomani ritorna in classe visibilmente commossa e dice semplicemente..."è bellissimo"...ne parleremo almeno per un mese rischiando di non riuscire a finire il programma ministeriale.
Anni '80 e '90. Ad ogni nuova uscita Peter riesce nell'incredibile compito di migliorarsi dalla precedente pur abbracciando una molteplicità di generi assolutamente fuori dalla norma per chichessia. Qualsiasi cosa fa è , a mio giudizio, semplicemente perfetta; sto crescendo in simbiosi insieme a lui e ne sono consapevole. Durante il "So" tour lo seguo in tre città italiane e due straniere ed ogni volta mi posiziono in posti differenti ( a Milano sotto il palco, all'Arena di Verona accanto al mixer...), vedo e sento cinque concerti differenti, ma uguali nelle sensazioni...sempre bellissime ed appaganti.
21 Settembre 2002
Esce la sua ultima fatica "UP" dopo che gli ho "smoccolato" dietro per dieci anni , tanto tempo ha impiegato dal suo precedente lavoro, ed è il disco più bello del nuovo millennio e probabilmente così sarà fino all'uscita del suo prossimo lavoro. Il cd non è ordinatamente riposto insieme agli altri, ma risiede, in maniera permanente, dentro il lettore perchè quella è la sua sede naturale. Ogni singolo istante di tempo libero, la musica e la voce di Gabriel invadeno la mia stanza...come nel 1974, più che nel 1974...sono passati quasi trentanni, ma Gabriel ed io siamo ancora insieme come non è mai accaduto con nessuna persona che abbia attraversato al mia vita.