Il sistema convettivo di ieri, 4 luglio 2022

silvio'74
00martedì 5 luglio 2022 13:14
Come spesso accade nella stagione estiva, sono i contesti sinottici di transizione quelli che maggiormente turbano le nostre latitudini. Le avvezioni d'aria scorrono tipicamente più a nord con l'espansione fisiologica della cintura sub-tropicale e dunque è sufficente un quadro almeno capace di sobillare e sostenere la convezione (sollevamento verticale delle masse d'aria) alla mesoscala.
Ieri ci siamo trovati proprio in questa situazione: passaggio di consegne tra anticicloni sub-tropicali, con ritiro del nord-africano in favore dell'azzoriano. Nella fascia confinale, la curvatura si è fatta debolmente ciclonica alle alte quote con blando scorrimento di aria più fresca (figura sinistra); più ingerente e marcata invece l'avvezione d'aria oceanica alle quote inferiori (figura a destra).



Il punto iniziale di innesco è individuabile intorno alle ore 12, all'altezza del Golfo del Leone, laddove l'avvezione a 850 hPa è morfologicamente più libera d'entrare.
Alle ore 12, celle singole nascono infatti a ridosso del Golfo del Leone; un'ora più tardi si sono già organizzate in una cella con evidente dignità di forma. Notare il sistema alla mesoscala che già è attivo tra Italia nord-orientale e Austria, sintomatico del favorevole assetto sinottico:


Alle 15 il sistema convettivo approccia l'arco alpino occidentale, alle 16 è attivo tra cuneese e interno ligure occidentale:


Il calore latente presente nei bassi strati padani ha ulteriormente incentivato lo sviluppo del sistema, sia in termini spaziali, sia in termini energetici e di effetti al suolo. La fase senescente è iniziata in tarda serata, 10 ore dopo la genesi e dopo un migliaio di chilometri percorsi:


Sistemi di questo tipo non hanno un'occorrenza così elevata alle nostre latitudini, ed è mediamente improbabile che un sistema temporalesco proveniente dalla Francia vada rafforzandosi nel suo transito ovest/est.
Le condizioni sinottiche e il calore preesistente nei bassi strati, hanno reso il quadro particolarmente votato alla genesi di tali sistemi, presenti in più unità sull'area analizzata in questo post.
A prescindere dai quantitativi di pioggia, gli altri elementi portati in dote dal sistema, ne hanno delineato un carattere piuttosto estremo e significativo. Lo "sbuffo dalle Alpi", probabilmente riferito all'ingresso dell'aria fresca a 850 hPa, è solo uno degli elementi che hanno incentivato l'evoluzione temporalesca, nata tuttavia ben prima, più lontano e per ragioni sinottiche, come peraltro dimostrano gli altri Mcs presenti sulla stessa scena.
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