Occhi altrui, stesso peccato

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cell in the hell
00mercoledì 21 giugno 2006 20:04
“Vorrei tanto potermi vedere con gli occhi di un’altra persona”, M.B.

20 giugno, ore 23:32
Caro diario,
anche questa è stata una giornata monotona. Non è accaduto nulla, me ne sto nella mia tristezza personale. Ah, se tu potessi capire cosa si prova ad essere dei perdenti! Tu sei solo un fottuto pezzo di carta, spreco inchiostro a conversare con te, eppure tu sei in grado di analizzare la mia anima, sempre se di un’anima sono dotato. Scusami, sono ubriaco perso questa sera, se solo potessi tornare indietro nel tempo cambierei le cose, ma meglio non pensarci. Non capisco il perché, è da tempo che continuo a pensare al passato, è come se tutto stesse per rimbombarmi addosso. Sarà giunta la fine della mia vita? Non credo, però mi aspetto brutte sorprese, dannazione, come sono pessimista!

21 giugno, ore 20:07
Caro diario,
oggi è successo qualcosa di incredibile. Ho ricevuto una telefonata molto strana, non ho capito chi fosse a chiamarmi, comunque le sue parole mi hanno colpito.
“È giunto il momento di rivederci”
“chi sei?”
“sai chi sono, a domani, ti chiamo io”.

E se fosse…no, non può essere lui, avevamo fatto un patto. Non ci saremmo mai più dovuti rivedere, ognuno per la sua strada, famiglia per famiglia. Un patto forse destinato a non durare in eterno, dove sono le nostre famiglie? Chissà se è veramente lui, non ho la minima intenzione di vederlo, però può aiutarmi. Sono in crisi depressiva, ammalato, sofferente. Io e lui eravamo un vero team, abbiamo lottato assieme, è stato lui a temprarmi, ad infondere in me la forza. Non voglio neanche nominare il suo nome, ho promesso di non pensarci più. Se dovessi parlare di lui, da ora in poi lo chiamerò X, perché voglio mettere una croce sul passato. Domani saprò la verità, non sono ancora abbastanza ubriaco o malato di mente da inventarmi questa telefonata.

22 giugno, ore 14:56
Caro diario,
X mi ha richiamato. Proprio la persona che mi aspettavo che fosse, quel gran lurido bastardo ed amico. Più o meno le cose sono andate in questo modo:
“cosa vuoi da me?”
“voglio vederti, devo sapere una cosa importante”
“ricordi la promessa? Dobbiamo mantenerla!”
“hai famiglia? Tua moglie ti ha mollato, basta con queste promesse, ho bisogno di parlare con te, sei l’unico che può aiutarmi in questo momento”
“io??? Aiutare te?”
“sì, incontriamoci stasera, al solito posto”

La sua voce…come potevo non essere certo che fosse lui? X è sempre stato carismatico, molto più di me. Una volta eravamo così amici che se avessi dovuto scegliere fra la sua amicizia e mia moglie avrei preferito restare suo amico. Eppure, lui era innamorato di quella sgualdrina, mai fidarsi delle donne ricche, sono tutte delle troie. Cazzo, pure mia moglie è benestante, o per meglio dire, la mia ex moglie. Lei mi ha lasciato, sono rimasto da solo. Vivo da solo, faccio tutto con le mie sole forze. Ogni giorno, al risveglio mi pare di vedere il demonio che c’è dentro di me. Sono folle o semplicemente malato? Non lo saprò mai, non voglio saperlo, meglio pensare a fare bella figura questa sera. Devo essere sincero, ho paura di lui, ricordo alcuni suoi atti brutali in passato. Pur di sfondare, avrebbe fatto di tutto, ha versato molto sangue, forse è per questo che lui ha fatto carriera ed io no. O magari sono solo un povero fallito.

22 giugno, ore 19:32
Caro diario,
fra poco uscirò di casa. Ho una brutta sensazione, se non dovessi tornare indietro, ci sarai tu a testimoniare quello che mi sta accadendo. Un conto in sospeso da saldare, il mio passato è avvolto da grandi dubbi, da grosse crisi, da atti ignobili. Se penso a quello che ho fatto, vorrei solo morire. Abbandonare il proprio figlio è qualcosa di davvero terribile, però avevo la complicità di mia moglie, lei mi ha assistito mentre io agivo, lasciando un povero innocente fra le braccia della morte. Ma lui si è salvato, è stato più forte, la vita l’ha temprato. Sicuramente ha preso queste caratteristiche da suo padre, dal suo vero padre! X mi sta aspettando al solito posto. Per noi quel posto è stato tutto tanti anni fa, eravamo uomini inutili pronti a lottare per guadagnare un po’ di soldi. Ricordo come se fosse ieri il dolore di un tubo al neon sulla schiena, i cocci che si conficcano nelle articolazioni. Assistenza medica quasi assente, il nostro unico medico era un laureando in medicina, che non riuscì mai ad ottenere l’abilitazione. Il mio amico Phil morì per mancanza di cure, subì una brutta botta al cervello per causa mia e non si riprese più. Fu così che decisi di chiudere con la violenza, di porre fine all’incubo del Wrestling Hardcore. Una scelta difficile, rimasi senza soldi, senza nulla, però X mi aiutò, mi fece uscire da questa condizione continuando ad assistermi. Pure lui era a corto di soldi, ma volle aiutarmi. Forse, devo ricambiare il favore che mi ha fatto, o magari questa è una buona occasione per chiedergli tanti soldi, lui che è un uomo realizzato. A dopo, sempre se sarò nelle condizioni giuste per scrivere!

L’incontro con X

Faccia a faccia, amico! Questo era il tema portante di questo incontro, qualcosa di già visto, ma solo per uno dei due partecipanti. Le macerie del Bloody Club di Chicago, che bel posto per incontrarsi di sera. Lì, i combattenti avevano trascorso anni ad allenarsi, erano diventati amici oppure rivali, il Wrestling avvicina oppure allontana. Facile prendersela per uno screzio con un avversario, però ancora più facile risulta accettare il verdetto del campo. X non era un uomo comune, il mese scorso aveva già fatto i conti con il suo migliore amico e lo aveva ingannato, salvandosi da una pessima situazione. Forse, sarebbe più chiaro dire che X era Jack Leone, uomo di successo, campione mondiale della World Bloody Fight Federation, tanti anni di esperienza alle spalle fatti di fallimenti e pochi successi.

Patrick raggiunse il luogo verso le 20:58, la tensione era visibile, ogni tanto gli capitava di vedere Jack in televisione, ma dal vivo sarebbe stato una persona del genere? Sorridente, disponibile, generoso? Quello era il Jack Leone televisivo, Patrick capì subito la differenza appena vide Jack appoggiato alla sua macchina, una “umile” Ford Focus ben piazzata, comunque non uno di quei macchinoni con cui andava in giro di solito. Patrick fece un cenno di saluto con la mano, ma Jack non rispose, la tensione si faceva sempre più consistente. I successivi dieci minuti avrebbero potuto cambiare la vita di Patrick, forse avrebbe deciso di farla finita una volta per tutte. Jack gli faceva paura, eppure, bisognava cercare di persuaderlo con le buone maniere.

Patrick: “Jack, quanto tempo che non ci vediamo, come stai?”
Jack: “Patrick, non ho mantenuto la promessa, come vedi sono qui per parlarti”
Patrick: “mi hai detto di avere bisogno di un favore, non so come io possa aiutarti, ma farò il possibile”
Jack: “ottimo, ho davvero bisogno di te, sento che c’è qualcosa che non va, non avverti anche tu che è come se tutto stesse per venire a galla?”
Patrick: “per tutto intendi il nostro segreto?”
Jack: “sì, parlo di quello. Sono passati tanti anni, io e te siamo legati dallo stesso destino. Ti chiedo di non parlare a nessuno del segreto”
Patrick: “beh, certo che non ne parlo. Mi hai chiamato per dirmi di non parlare? Non l’ho mai fatto in tutti questi anni, non ho intenzione di farlo. Preferisco chiudere i conti con il passato”
Jack: “buona cosa, volevo solo essere certo che fosse tutto sotto controllo”
Patrick: “amici come prima! Concedimi di chiederti un favore, sono in condizioni economiche davvero pessime, vivo da solo, faccio tutto da solo”
Jack: “taci, bastardo”

Quelle parole tagliarono il respiro a Patrick, un tono di voce davvero possente, cosa voleva da lui Leone? Perché era lui a gestire la conversazione da potente? Patrick voleva cambiare la situazione, cercare di autoconferirsi potere, pareggiare i conti e contrattare alla pari con l’ex amico. Eppure, non ce la faceva, Jack lo stava comandando.

Jack: “non hai mantenuto la tua parola, non hai fatto quello che dovevi fare, occuparti di lui”
Patrick: “occuparmi di lui? L’ho fatto, sono stato un buon padre, finché ho potuto”
Jack: “finché hai potuto? Lurido stronzo, come ti permetti di affermare questo, cerca di non farmi arrabbiare, sono ancora un uomo pericoloso”
Patrick: “senti, boss, vedo che non capisci una cosa. Tu hai commesso il mio stesso peccato, hai voluto liberarti di un peso”
Jack: “l’ha voluto mia moglie, diceva che non ce l’avremmo mai fatta con altre spese in casa. Non capisci cosa vuol dire dover affidare il proprio figlio ad una persona affidabile? Tu e tua moglie eravate la mia unica speranza, sapevo che voi avreste fatto il dovere di genitori, cosa che io e Sylvia non potevamo essere”
Patrick: “Jack, noi l’abbiamo fatto, ma tu dicevi che lui non era tuo figlio, ricordi? Una volta passato a noi, non avrebbe avuto più valore, era di nostra proprietà”
Jack: “i figli non sono oggetti! L’avete abbandonato, avrebbe potuto morire e tutto questo per colpa vostra. Ho sempre creduto che fosse cresciuto bene, sotto una famiglia sana. Invece, voi l’avevate gettato al vento, neanche se fosse stato vostro figlio avreste dovuto fare questo”
Patrick: “dannazione, ma si è salvato. L’hai visto o no? È tuo figlio, era ovvio che se la sarebbe cavata. Siete dei vincenti, Jack”
Jack: “non sono un vincente, fra poco dovrò fare i conti con un ragazzo che ho allevato come se fosse mio figlio, Bruce. L’ho temprato, l’ho portato al massimo successo e sono stato tradito”
Patrick: “non è ingratitudine, gli hai solo aperto la mente, lo hai reso se stesso”
Jack: “ero come un padre per lui!”
Patrick: “ecco, finalmente inizi a ragionare come me. Anch’io ero come un padre per tuo figlio, ma per quanto mi sforzassi di pensare che era il mio, sapevo bene che non lo era. Vedevo in lui una sorta di ribellione, di estraneità a me e mia moglie. Così, abbiamo deciso di agire, di fare quello che andava fatto. Lo abbiamo scaricato, lasciato che spettasse al fato scegliere se avesse dovuto salvarsi o no. Tu devi fare lo stesso, devi essere pronto ad uccidere colui che hai creato, Jack”
Jack: “uccidere Bruce! Quindi, dovrei fare come hai fatto tu? Per quale motivo, non riesco a capire”
Patrick: “quando ti poni l’obiettivo di crescere qualcuno migliore di te, finisci per farcela. Lui ti batterebbe in uno scontro normale, lascia perdere il fatto che tutti ti credano un buono, sei solo un bastardo, io so come sei, tu conosci te stesso”
Jack: “redenzione! Ho allenato Bruce, ho visto in lui quel figlio che non ho mai potuto avere, però lui è una persona diversa, ha trovato se stesso grazie a me. Solo io posso fermarlo, sono l’unica persona che può far cessare la sua forza. Per farlo, dovrò uccidere il suo ego, lo ridurrò in polvere. Ti ringrazio, Patrick, mi hai fatto capire la via da seguire”
Patrick: “di nulla, Jack”
Jack: “tieni questi soldi, te li sei meritati”

Patrick salutò il boss, gli augurò buona fortuna per lo scontro “paterno” e se ne tornò a casa soddisfatto. Una vera vittoria, quell’uomo era deplorevole, ancora più di lui. Patrick aveva parlato in quel modo per vedere la sua reazione, per cercare di giustificare i suoi atti imperdonabili, ma Jack aveva sorriso, era stato suo complice. Non era Patrick ad essere folle, era Jack colui dalla parte del torto.

22 giugno, ore 22: 22
Caro diario,
l’incontro è andato più che bene. X era Jack Leone, non ho più motivi per nascondere il suo nome, ho chiuso in positivo i conti con il passato. Era in crisi, gli ho dato la forza per affrontare una sua creatura. Lui, per ringraziarmi, mi ha pagato profumatamente. In realtà, provo disprezzo per quell’uomo, come può perdonare colui che ha quasi ucciso suo figlio? Come può far finta di nulla pure davanti a lui? Deve dirgli la verità, ammettere di aver fatto quello che ha fatto, non può continuare a scappare da tutto. Manterrò il segreto, so che a breve verrà a galla, ormai la situazione si delinea nel migliore dei modi. Questo incontro per me è stato incredibile, Jack ha dato un senso alla mia vita, ho trovato la forza di sorridere al mio domani. Non sono una persona così malvagia dopotutto, utilizzerò questi soldi per costruire da zero la mia vita. Voglio provare ad essere felice, non parlerò mai più di Jack Leone da ora in poi, voglio chiudere i conti con lo spettro del mio passato. Se lui potesse vedersi con i suoi occhi, capirebbe che razza di mostro è realmente. Sta per risvegliare se stesso, ora siamo complici dello stesso peccato. Io con suo figlio, lui con Bruce.
cell in the hell
00mercoledì 21 giugno 2006 20:08
Spot di media lunghezza, non ho voluto esagerare perché ho provato una cosa inedita. Mi piace sperimentare, leggendolo vi accorgerete che è un po' strano. [SM=x837067]: Capirete ovviamente il perché, ormai il segreto è ad un passo dall'essere svelato. Ormai avete tutti gli elementi per arrivare alla soluzione dell'enigma.
cell in the hell
00giovedì 22 giugno 2006 19:14
nessun commento? Vorrei sapere se vi piace l'idea oppure no. Noterete che è molto diverso dai precedenti perché volevo farlo particolare.
- The Game -
00giovedì 22 giugno 2006 19:25
Re:

Scritto da: cell in the hell 22/06/2006 19.14
nessun commento? Vorrei sapere se vi piace l'idea oppure no. Noterete che è molto diverso dai precedenti perché volevo farlo particolare.


Ora sono impegnato, appena ho tempo leggo e ti dico.
Cangus
00giovedì 22 giugno 2006 21:02
oh oh finalmente lo spot del mio rivale...il mio arriverà domani [SM=x837067]: cmq m aveva gia avvisato dade della qualità e di alcune chicche e ne rimango semplicemente estasiato...sarà un ardua lotta al centesimo...(dooooooh x ora cn le lotte al centesimo sn 1 a 1 [SM=x837067]: )
HHHThegame
00lunedì 26 giugno 2006 16:24
ti sei proprio voluto far sgamare con sto spot eh? [SM=x837067]:
RiKy3:16
00lunedì 26 giugno 2006 18:11

Scritto da: cell in the hell 21/06/2006 20.08
Spot di media lunghezza, non ho voluto esagerare perché ho provato una cosa inedita. Mi piace sperimentare, leggendolo vi accorgerete che è un po' strano. [SM=x837067]: Capirete ovviamente il perché, ormai il segreto è ad un passo dall'essere svelato. Ormai avete tutti gli elementi per arrivare alla soluzione dell'enigma.



media lunghezza??? :sticax

x me uno spot così è al di là del lungo [SM=x837067]:
Max-30
00lunedì 26 giugno 2006 19:29
Secondo me il segreto è che vicino a gesù nell'ultima cena ce sta la maddalena... Vero CITH??

[SM=x837067]:
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