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Gli Elfi di Avalon

Chloe

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    Tendrius
    Post: 243
    Città: RAGUSA
    Età: 36
    Sesso: Maschile
    00 25/12/2009 18:23
    Nome completo del PG

    Chloe Eléndil

    Clan di Appartenenza

    Areldar

    Età

    218

    Allineamento

    Legale Neutrale

    Punti Karma

    18000 - Anyàroquendë

    Background

    Nasce, il 13° giorno di Luis in una piccola cittadina denominata Nyrias, città di Elfi Areldar con la più grande varietà di caratteristiche somatiche. La madre, Eilenya Eléndil, era una Sacerdotessa della Dea allontanatasi da Avalon ormai da tempo, una donna stimata e rispettata da tutti ed alla quale Chloe voleva poter assomigliare; il padre, Anelinon Eléndil, era un nobile, un combattente temuto da cui la piccola ebbe modo di imparare l’arte della difesa con l’utilizzo di un pugnale a cui era molto legata. Pochi anni dopo la sua nascita la guerra contro Aster portò al fronte entrambe i genitori della piccola Elfa, che la portarono con loro. Ancora bambina, si vide morire tra le braccia la madre a causa di un'incanto ben riuscito da parte della schiera dei maghi neri. Perse anche il padre poco dopo, sul campo, mentre incoccava l'ultima freccia della sua faretra. Si avvicinò, distrutta, al corpo immobile del padre, che i nemici avevano già provveduto a spogliare di tutti gli oggetti di valore. Cadde in ginocchio accanto al cadavere. Aveva ancora conficcato nel petto il coltello che aveva sferrato il colpo fatale. Come spinta da un'altra volontà tese la mano e liberò l'arma dalla ferita. Un solo pensiero in testa, una parola che era già un'ossessione, e che si ripeteva in lei, finchè l'eco non diventò un vero e proprio giuramento: VENDETTA". Da quel giorno giurò vendetta: vendetta per i morti, vendetta per i vivi, vendetta per coloro che ancora dovevano nascere e che non avrebbero mai dovuto vedere la loro Terra scomparire. A dieci anni prese in mano quel pugnale ormai maledetto dal sangue del padre. Mai si sarebbe separata da quell’arma se non dopo che la vendetta fosse stata compiuta. Poi, ormai molte lune fa [un tempo che sembra indeterminabile nella memoria], si avvicinò ad una struttura disabitata in una terra a lei sconosciuta per cui girovagava da tempo senza alcuna meta. Un ricordo le attraversò al mente, come fosse stato un fulmine, e ricordò le ultime parole che la mdre riuscì a proferire prima di esalare quell’ultimo e faticoso respiro “La tua strada è segnata, il tuo odio non ti porterà ove desideri. Lei potrà guidare i tuoi passi ma solo quando riuscirai ad ascoltarne la voce”. Alzando gli occhi di ghiaccio che stavano lentamente riempiendosi di calde lacrime che, lente, scorrevano lungo le guance dell’Elfa, vide poco distante un piccolo lago verso il quale subito si diresse. Ormai le forze la stavano abbandonando e si lasciò cadere inerme sulle sponde sabbiose ove appena chiuse gli occhi una luce dalle grige sfumature l’abbagliò. Una voce le parlava...era dentro di lei? O forse era qualcuno che le era al fianco ma che non era in grado di vedere? O forse era solo frutto della stanchezza? Le sottili orecchi eliche udirono una Voce distante, ferma e tenace ma che allo stesso tempo era in grado di confortare quell’anima distrutta con tono pacato ed equilibrato. “Non troverai ciò che cerchi nel Male che ti circonda. Puoi uccidere. Puoi straziare i corpi inermi di quei tuoi Nemici. Ma quella non sei Tu.”. Poi niente più… cerco di scrollarsi di dosso quella sensazione che la faceva tremare, che la lasciava senza parole. “Ricorda le parole di Tua Madre...erano le mMie”. Adesso la luce scomparve senza lasciare alcuna traccia tangibile della sua presenza. Improvvisamente sentì l’esigenza di schiudere gli occhi e le chiare iridi vagarono in cerca dello specchio d’acqua che ricordava essere poco distante. Voleva poter pulire il volto dal sangue...e quei pensieri...voleva dimenticarli...allucinazioni dovute alla stanchezza. Si, doveva riposare e tutto sarebbe tornato come prima. Con le braccia trascinò l’esile corpo e poche gocce di sangue caddero nella limpida acqua di cui adesso poteva sentire gli aromi. Fu allora che qualcosa la scosse. Immagini confuse, figure che passavano veloci nella sua mente, poco particolareggiate e forse impossibili da decifrare. Paura...terrore forse...come poter definire meglio quella sensazione. Ma Ella sapeva. Sapeva cosa le era stato mostrato. Ormai credeva di non possedere più quel dono che le era stato fatto alla nascita e che la madre aveva voluto coltivare aiutandola a non abbandonare mai Colei che le era sempre al fianco e che le poteva far scorgere arcani misteri. Un destino a cui non poteva sfuggire...o forse...non voleva sfuggire. Un’Isola...la riconobbe pur non avendola ma vista. La madre l’aveva descritta in modo perfetto. Quella Nebbia che la avvolgeva e la lasciava distante da occhi indiscreti. Quell’Isola che la madre dovette abbandonare, per un motivo che ma fu spiegato alla giovane elfa, ma che non smise mai di amare fino alla fine dei suoi giorni. La forma riflessa in quelle acque le sembrò reale e capì quanto era legata a quel destino che mai aveva voluto accettare ma che adesso riconosceva come suo. Scuotendo la mente da quei pensieri si voltò in direzione del fitto e scuro bosco che le si parava alle spalle. Con la mancina fece un gesto istintivo, fulmineo lasciando che il pugnale, dal quale mai si era separata dal giorno della prima battaglia, roteasse nell’aria fin tanto che, con un suono sordo, non toccò la superficie di quelle acque che le avevano donato una seconda vita. Non avrebbe mai più toccato un’arma fin tanto che non ne avesse davvero avuto bisogno, non sapeva se la vita che aveva condotto fino ad allora le sarebbe mancata ma era sicura che i ricordi non sarebbero svaniti nel nulla...quel rancore l’avrebbe accompagnata lungo tutta la vita. La strada che percorse dopo quel giorno la portò sull’Isola delle Mele e senza conoscerne il motivo si ritrovò all’interno del Sacro Tempio della Triade a servire la Dea che fin lì l’aveva condotta e che la Madre sempre le aveva insegnato ad amare...

    Descrizione fisica

    Alta 175 cm, pesa 57 KG. I capelli corvino le ricadono sulle esili spalle per poi scendere ancora coprendole interamente la schiena, spesso li porta legati da un nastro viola in un’intricata acconciatura. Ha un fisico slanciato e i lineamenti del viso tipici degli elfi. Le iridi sono molto chiare, azzurre color ghiaccio.

    Skills di Razza

    Resistenza al Sonno/Charme - Doti Comunicative - Visione Crepuscolare - Sensi Sviluppati - Sangue Elfico - Patto con la Natura - Mimetismo - Esperienza in Armi Elfiche

    Caratteristiche di Razza

    Agilità: 2

    Potenza: -1

    Resistenza: -1

    Metri per Turno: 7

    Bonus taglia: 0


    Incanto di Clan

    Luce di Vita 3

    Skills Richieste

    Conoscenze Religiose 3

    Empatia 2

    Volontà Ferrea 2





    Un Elfo non si sarebbe mai tatuato il corpo!
    MAI il tempio dell'energia e della forza,
    non si sarebbero mai tatuati!!.
    Tatuaggio??? roba da Trolls, Orchi, Mannari!!

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    Tendrius
    Post: 243
    Città: RAGUSA
    Età: 36
    Sesso: Maschile
    00 25/12/2009 18:23
    BG Approvato e skill
    Bg Approvato con relativa skill


    Un Elfo non si sarebbe mai tatuato il corpo!
    MAI il tempio dell'energia e della forza,
    non si sarebbero mai tatuati!!.
    Tatuaggio??? roba da Trolls, Orchi, Mannari!!

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    ..Chloe..
    Post: 38
    Città: FIRENZE
    Età: 37
    Sesso: Femminile
    00 16/02/2010 01:17
    Chiedo che la skill Resistenza passi da -1 a 0, in base a questa role -> freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9094200

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    Tendrius
    Post: 243
    Città: RAGUSA
    Età: 36
    Sesso: Maschile
    00 09/03/2010 19:35
    Skill Approvata
    secondo la richiesta presentata la skill viene approvata


    Un Elfo non si sarebbe mai tatuato il corpo!
    MAI il tempio dell'energia e della forza,
    non si sarebbero mai tatuati!!.
    Tatuaggio??? roba da Trolls, Orchi, Mannari!!