Gli Elfi di Avalon

Elodriel

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    Elodriel93
    Post: 4
    Città: CERVINARA
    Età: 30
    Sesso: Maschile
    00 03/06/2011 02:19
    Approvazione BG Elodriel
    BG:
    E' solito dire che gli elfi siano degli abilissimi cacciatori e degli ottimi druidi e che tutti, bambino o anziano che sia, abbia un po' di magia che gli scorre nelle vene. Gli Areldar rispetto alle altre tipologie di elfi, hanno un senso spiccato per la tradizione e non badano molto alla forza fisica ma si affidano alla propria intelligenza e alla propria disciplina. Essi sono più aggraziati e coordinati nei movimenti dei loro parenti tanto da sembrare perfetti. In un piccolo villaggio degli Areldar risiedeva Elodriel Canto di Foglia,un Areldar come tutti, desideroso di apprendere e di avere nuove esperienze. Egli per comprare dei libri che potevano saziare la sua fame di conoscenza studiava erbe e piante che dava successivamente a degli alchimisti per un po’ di denaro. Un giorno Elodriel ,ansioso di scambiare il suo denaro per un libro ricco di storie, si imbatté in un forestiero che vendeva merci di vario genere. Vedendo cosa avesse da vendere Elodriel, si stupì vedendo un libro dalla copertina fatta di cuoio di cinghiale, grande, con pagine malconce e con una gemma azzurra incastonata proprio nel mezzo della copertina. Così, affascinato ed ansioso di leggerlo, lo comprò. Il libro conteneva racconti su una leggendaria isola dove vi si recavano avventurieri bramosi di fama e gloria e maghi, anch' essi come Elodriel, bramosi di sapere Leggendo di quest’ isola. Elodriel così decise di abbandonare il suo piccolo e perfetto villaggio per recarsi ad Avalon dove da lì sarebbe iniziato la sua avventura di conoscenza e di sapere... Il giorno prima della partenza Elodriel decise di passeggiare dentro il suo villaggio, un villaggio per lui perfetto ma che non gli avrebbe di certo soddisfatto quella voglia di sapere che albergava dentro di lui; così andò ,con passi lenti, alla piccola piazza mercantile che risiedeva proprio in mezzo al villaggio. Salutò il suo più caro compagno che nella piazza vendeva stoffe pregiate,salutò Gwendalia la venditrice di rune che ogni tanto le descriveva passo per passo il significato di quei simboli magici posti sulle pietre ed infine salutò il saggio Limoen che aveva sempre una risposta alle sue domande. Infine recatosi a casa d'infanzia non poté non salutare la sua famiglia composta da sua sorella e da suo padre. Elodriel stava male all'idea di abbandonare i propri cari, ma sentiva anche il bisogno di andarsene; così tra saluti e pensieri turbati trascorse il giorno e venne la sera. Elodriel era chiuso nella biblioteca di famiglia fino a quando non venne chiamato dalla sorella che con un po’ di mistero e con un pò di fretta lo portò fuori; arrivato trascinato dalla sorella alla piazza mercantile,Elodriel vide che agli alberi che ergevano intorno ad essa vi erano state messe delle cordicelle che reggevano delle lanterne e che ,nel bel mezzo della piazza vi era stato messo un lungo tavolo tutto apparecchiato con cibi tipici di quel villaggio. Tutti gli abitanti gli avevano preparato una festa d'addio! Elodriel ne fu molto felice, e così tra balli tradizionali, tra il suntuoso banchetto e tra le chiacchierate degli elfi finì l'ultima giornata di Elodriel nel suo villaggio natale. Era già mattino, Elodriel non si era ancora ripreso dalla festa di ieri ma non vedeva l'ora di andare ad Avalon e così preparò tutto l'occorrente,prese il suo bel cavallo bianco e si avviò con sua sorella e il suo amico mercante di stoffa verso Avalon. Era appena spuntato il sole quando i tre elfi si ritrovarono in una foresta fitta che non sembrava avere vie d’uscita, erano smarriti e impauriti perché credevano che in quella foresta non sarebbero mai più usciti; Elodriel non si sentiva sicuro, non si sentiva a proprio agio, era come se fosse una preda in mano ad un cacciatore che aveva già pianificato tutto e che era pronto a prendere la sua tanto voluta. D’un tratto si sentirono dei passi, veloci se non addirittura fulminei, che si avvicinavano pian piano ai tre avventurieri ; d’un tratto la povera elfa emanò un grido di terrore : un pugnale le era vicino al collo pronto a sgozzarlo al primo ordine. Era chiaro cosa volessero quegli uomini, il loro denaro, Elodriel prese tutto il coraggio che aveva e parlò ai banditi dicendogli di lasciar stare sua sorella, i banditi non aprirono bocca ma uno di loro, forse il capo, indicò la sacca piena di denaro dell’elfo e fece lasciare un po’ la presa all’ altro bandito che teneva sua sorella. Elodriel non sapeva se accettare quel ricatto, se non l’avesse fatto sua sorella sarebbe morta, ma nessuno può dire che i banditi siano famosi per la loro onestà. Ad un certo punto i banditi ci misero a chiacchierare tra loro e Elodriel ne approfittò per pensare a qualcosa che tirasse tutti fuori dai guai, molti pensieri gli affollavano la testa, ma solo uno alla fine ritenne il più valido. Ricordò un libro,un libro che non trovò molto interessante, un libro che narrava i segreti di un buon oratore; dopo che i banditi ebbero finito di parlare Elodriel cercò di sfruttare le conoscenze di quel libro spiegando l’ importanza del suo viaggio, fu così convincente che il capo dei banditi decise di parlare con lui e di trovare un “accordo” nel quale la sua sorella e il suo amico sarebbero tornati sani e salvi a casa e lui avrebbe proseguito il suo viaggio a patto che oltre al denaro ai banditi venisse data una pregiata stoffa che avevano visto nello zaino del mercante. Alla fine l’accordo si concluse bene: un gruppo di banditi fecero andare via i due elfi e un altro condusse Elodriel dall’ altra parte della foresta dove da lì avrebbe continuato il cammino. I banditi fecero scendere l’elfo dal cavallo e lo bendarono strettamente; il viaggio sembrò durare una vita al povero Areldar senza contare che senza il cavallo fece più fatica. Arrivati alla fine della foresta i banditi ripresero la benda, ridiedero all’elfo il cavallo e scomparvero nella foresta, da cui Elodriel fece un bel po’ di tragitto e arrivò al lago dove ad attenderlo vi era una barca pronta a portarla nella meravigliosa isola di Avalon. Elodriel diede un ultimo sguardo alla foresta e ricordò il magico libro che narrava di Avalon, la festa dei suoi paesani e la sua bravura diplomatica con il capo dei banditi, successivamente inquadrò la sua vista sulla barca e andò verso di essa lasciandosi tutto alle spalle…


    Capelli:
    Argentei
    Occhi: Azzurro scuro
    Altezza: 1.89
    Peso: 65 Kg
    Descrizione: E' un Areldar di 115 anni, di corporatura magra, indossa abiti
    neri o bianchi, e argentei. Lo si può trovare il più delle volte nei luoghi ove ci si può acculturare e nelle foreste

    Allineamento:Legale Neutrale

    Carattere: Amichevole e leale, fa tutto per aiutare i suoi amici, gli piace stare in compagnia di persone con una certa cultura, ma anche con le persone di cui si fida.
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    Elodriel93
    Post: 4
    Città: CERVINARA
    Età: 30
    Sesso: Maschile
    00 03/06/2011 17:08
    Mi sono dimenticato di aggiungere la skill

    Skill richiesta: Diplomazia +1
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    Tendrius
    Post: 243
    Città: RAGUSA
    Età: 36
    Sesso: Maschile
    00 07/06/2011 12:16
    c'è da seguire lo scheda esempio postata in questo forum

    Scheda Esempio

    ti invito a seguire quella così che possa leggere poi il BG


    Un Elfo non si sarebbe mai tatuato il corpo!
    MAI il tempio dell'energia e della forza,
    non si sarebbero mai tatuati!!.
    Tatuaggio??? roba da Trolls, Orchi, Mannari!!

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    Elodriel93
    Post: 4
    Città: CERVINARA
    Età: 30
    Sesso: Maschile
    00 10/06/2011 18:53
    Spero che vada bene ;)
    Nome completo del PG

    Elodriel Canto di Foglia
    Clan di Appartenenza

    Areldar

    Età

    115 anni

    Allineamento

    Legale Neutrale

    Punti Karma

    288

    Background

    E' solito dire che gli elfi siano degli abilissimi cacciatori e degli ottimi druidi e che tutti, bambino o anziano che sia, abbia un po' di magia che gli scorre nelle vene. Gli Areldar rispetto alle altre tipologie di elfi, hanno un senso spiccato per la tradizione e non badano molto alla forza fisica ma si affidano alla propria intelligenza e alla propria disciplina. Essi sono più aggraziati e coordinati nei movimenti dei loro parenti tanto da sembrare perfetti. In un piccolo villaggio degli Areldar risiedeva Elodriel Canto di Foglia,un Areldar come tutti, desideroso di apprendere e di avere nuove esperienze. Egli per comprare dei libri che potevano saziare la sua fame di conoscenza studiava erbe e piante che dava successivamente a degli alchimisti per un po’ di denaro. Un giorno Elodriel ,ansioso di scambiare il suo denaro per un libro ricco di storie, si imbatté in un forestiero che vendeva merci di vario genere. Vedendo cosa avesse da vendere Elodriel, si stupì vedendo un libro dalla copertina fatta di cuoio di cinghiale, grande, con pagine malconce e con una gemma azzurra incastonata proprio nel mezzo della copertina. Così, affascinato ed ansioso di leggerlo, lo comprò. Il libro conteneva racconti su una leggendaria isola dove vi si recavano avventurieri bramosi di fama e gloria e maghi, anch' essi come Elodriel, bramosi di sapere Leggendo di quest’ isola. Elodriel così decise di abbandonare il suo piccolo e perfetto villaggio per recarsi ad Avalon dove da lì sarebbe iniziato la sua avventura di conoscenza e di sapere... Il giorno prima della partenza Elodriel decise di passeggiare dentro il suo villaggio, un villaggio per lui perfetto ma che non gli avrebbe di certo soddisfatto quella voglia di sapere che albergava dentro di lui; così andò ,con passi lenti, alla piccola piazza mercantile che risiedeva proprio in mezzo al villaggio. Salutò il suo più caro compagno che nella piazza vendeva stoffe pregiate,salutò Gwendalia la venditrice di rune che ogni tanto le descriveva passo per passo il significato di quei simboli magici posti sulle pietre ed infine salutò il saggio Limoen che aveva sempre una risposta alle sue domande. Infine recatosi a casa d'infanzia non poté non salutare la sua famiglia composta da sua sorella e da suo padre. Elodriel stava male all'idea di abbandonare i propri cari, ma sentiva anche il bisogno di andarsene; così tra saluti e pensieri turbati trascorse il giorno e venne la sera. Elodriel era chiuso nella biblioteca di famiglia fino a quando non venne chiamato dalla sorella che con un po’ di mistero e con un pò di fretta lo portò fuori; arrivato trascinato dalla sorella alla piazza mercantile,Elodriel vide che agli alberi che ergevano intorno ad essa vi erano state messe delle cordicelle che reggevano delle lanterne e che ,nel bel mezzo della piazza vi era stato messo un lungo tavolo tutto apparecchiato con cibi tipici di quel villaggio. Tutti gli abitanti gli avevano preparato una festa d'addio! Elodriel ne fu molto felice, e così tra balli tradizionali, tra il suntuoso banchetto e tra le chiacchierate degli elfi finì l'ultima giornata di Elodriel nel suo villaggio natale. Era già mattino, Elodriel non si era ancora ripreso dalla festa di ieri ma non vedeva l'ora di andare ad Avalon e così preparò tutto l'occorrente,prese il suo bel cavallo bianco e si avviò con sua sorella e il suo amico mercante di stoffa verso Avalon. Era appena spuntato il sole quando i tre elfi si ritrovarono in una foresta fitta che non sembrava avere vie d’uscita, erano smarriti e impauriti perché credevano che in quella foresta non sarebbero mai più usciti; Elodriel non si sentiva sicuro, non si sentiva a proprio agio, era come se fosse una preda in mano ad un cacciatore che aveva già pianificato tutto e che era pronto a prendere la sua tanto voluta. D’un tratto si sentirono dei passi, veloci se non addirittura fulminei, che si avvicinavano pian piano ai tre avventurieri ; d’un tratto la povera elfa emanò un grido di terrore : un pugnale le era vicino al collo pronto a sgozzarlo al primo ordine. Era chiaro cosa volessero quegli uomini, il loro denaro, Elodriel prese tutto il coraggio che aveva e parlò ai banditi dicendogli di lasciar stare sua sorella, i banditi non aprirono bocca ma uno di loro, forse il capo, indicò la sacca piena di denaro dell’elfo e fece lasciare un po’ la presa all’ altro bandito che teneva sua sorella. Elodriel non sapeva se accettare quel ricatto, se non l’avesse fatto sua sorella sarebbe morta, ma nessuno può dire che i banditi siano famosi per la loro onestà. Ad un certo punto i banditi ci misero a chiacchierare tra loro e Elodriel ne approfittò per pensare a qualcosa che tirasse tutti fuori dai guai, molti pensieri gli affollavano la testa, ma solo uno alla fine ritenne il più valido. Ricordò un libro,un libro che non trovò molto interessante, un libro che narrava i segreti di un buon oratore; dopo che i banditi ebbero finito di parlare Elodriel cercò di sfruttare le conoscenze di quel libro spiegando l’ importanza del suo viaggio, fu così convincente che il capo dei banditi decise di parlare con lui e di trovare un “accordo” nel quale la sua sorella e il suo amico sarebbero tornati sani e salvi a casa e lui avrebbe proseguito il suo viaggio a patto che oltre al denaro ai banditi venisse data una pregiata stoffa che avevano visto nello zaino del mercante. Alla fine l’accordo si concluse bene: un gruppo di banditi fecero andare via i due elfi e un altro condusse Elodriel dall’ altra parte della foresta dove da lì avrebbe continuato il cammino. I banditi fecero scendere l’elfo dal cavallo e lo bendarono strettamente; il viaggio sembrò durare una vita al povero Areldar senza contare che senza il cavallo fece più fatica. Arrivati alla fine della foresta i banditi ripresero la benda, ridiedero all’elfo il cavallo e scomparvero nella foresta, da cui Elodriel fece un bel po’ di tragitto e arrivò al lago dove ad attenderlo vi era una barca pronta a portarla nella meravigliosa isola di Avalon. Elodriel diede un ultimo sguardo alla foresta e ricordò il magico libro che narrava di Avalon, la festa dei suoi paesani e la sua bravura diplomatica con il capo dei banditi, successivamente inquadrò la sua vista sulla barca e andò verso di essa lasciandosi tutto alle spalle…

    Descrizione fisica


    Capelli: Argentei
    Occhi: Azzurro scuro
    Altezza: 1.89
    Peso: 65 Kg
    Descrizione: E' un Areldar di 115 anni, di corporatura magra, i suoi capelli sono lunghi, indossa abiti
    neri o bianchi, e argentei. Lo si può trovare il più delle volte nei luoghi ove ci si può acculturare e nelle foreste

    Skills di Razza

    Resistenza al Sonno/Charme - Doti Comunicative - Visione Crepuscolare - Sensi Sviluppati - Sangue Elfico - Patto con la Natura - Mimetismo - Esperienza in Armi Elfiche

    Caratteristiche di Razza

    Agilità: 2

    Potenza: -1

    Resistenza: -1

    Metri per Turno: 7

    Bonus taglia: 0

    Skills Richieste:

    Diplomazia +1



    Una domanda, ma se ho ancora pochi punti, c’è la possibilità di approvazione del BG appena raggiungo i 500?
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    Tendrius
    Post: 243
    Città: RAGUSA
    Età: 36
    Sesso: Maschile
    00 10/06/2011 20:23
    intanto lo leggo e se ci sono errori li si corregge, successivamente alla soglia dei 500 punti metto l'approvazione [SM=g27987]


    Un Elfo non si sarebbe mai tatuato il corpo!
    MAI il tempio dell'energia e della forza,
    non si sarebbero mai tatuati!!.
    Tatuaggio??? roba da Trolls, Orchi, Mannari!!

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    Elodriel93
    Post: 4
    Città: CERVINARA
    Età: 30
    Sesso: Maschile
    00 11/06/2011 00:01
    Grazie mille [SM=g27988]